Investing.com – L’euro è sceso al minimo di 2 settimane e mezza contro la sterlina questo giovedì, in seguito al rilascio dei dati che mostrano un aumento inaspettato delle vendita al dettaglio nel Regno Unito, indicando che l’economia non è così in crisi come si era temuto.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7813, il minimo dal 31 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 0,7813, in calo dello 0,22%.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono aumentate di un destagionalizzato 0,3% a luglio, contro le aspettative per un calo dello 0,1%.
Le vendite al dettaglio di giugno sono state riviste al rialzo, ad un aumento dello 0,8% dal precedente 0,1%.
Le vendite al dettaglio sono salite ad un tasso annuo del 2,8% a luglio, contro le aspettative di un aumento
dell’1,4% ed in seguito ad un aumento dell’1,4% dopo un aumento dell’1,6% nel mese precedente.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le automobili, sono rimaste invariate lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,2% e dopo un aumento dell’1,1% a giugno.
L’ONS ha dichiarato che non ci sono prove i giochi olimpici abbiano avuto un impatto sulle vendite al dettaglio.
I dati hanno fatto seguito di un giorno ai verbali sul vertice di politica monetaria dell’BoE di agosto che ha mostrato l’unanimità dei membri del consiglio nel decidere di lasciare invariato il tasso di interesse allo 0,5% e di lasciare invariato il programma di acquisti di 375 miliardi di sterline.
Sempre ieri un secondo report ha mostrato che il numero di persone che ha presentato richiesta di sussidio di disoccupazione è sceso a luglio, e che il tasso di disoccupazione è sceso all’8% dall’8,1% di giugno.
Tuttavia i timori per le previsioni economiche britanniche hanno acceso i timori che i dati economici deboli possano spingere la BoE ad implementare un nuovo round di stimolo monetario, il ché sarebbe negativo per la sterlina.
L’euro è sceso anche contro il dollaro USA, ma è salito contro lo yen, con EUR/USD giù dello 0,15% a 1,2270 ed EUR/JPY in salita dello 0,09% a 97,16.
L’euro si è mosso ben poco dopo il rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’IPC della zone euro è rimasto stabile al 2,4%, invariato dal mese precedente ed in linea con le aspettative.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/GBP ha toccato 0,7813, il minimo dal 31 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 0,7813, in calo dello 0,22%.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico ha dichiarato che le vendite al dettaglio sono aumentate di un destagionalizzato 0,3% a luglio, contro le aspettative per un calo dello 0,1%.
Le vendite al dettaglio di giugno sono state riviste al rialzo, ad un aumento dello 0,8% dal precedente 0,1%.
Le vendite al dettaglio sono salite ad un tasso annuo del 2,8% a luglio, contro le aspettative di un aumento
dell’1,4% ed in seguito ad un aumento dell’1,4% dopo un aumento dell’1,6% nel mese precedente.
Le vendite al dettaglio core, che escludono le automobili, sono rimaste invariate lo scorso mese, contro le aspettative di un calo dello 0,2% e dopo un aumento dell’1,1% a giugno.
L’ONS ha dichiarato che non ci sono prove i giochi olimpici abbiano avuto un impatto sulle vendite al dettaglio.
I dati hanno fatto seguito di un giorno ai verbali sul vertice di politica monetaria dell’BoE di agosto che ha mostrato l’unanimità dei membri del consiglio nel decidere di lasciare invariato il tasso di interesse allo 0,5% e di lasciare invariato il programma di acquisti di 375 miliardi di sterline.
Sempre ieri un secondo report ha mostrato che il numero di persone che ha presentato richiesta di sussidio di disoccupazione è sceso a luglio, e che il tasso di disoccupazione è sceso all’8% dall’8,1% di giugno.
Tuttavia i timori per le previsioni economiche britanniche hanno acceso i timori che i dati economici deboli possano spingere la BoE ad implementare un nuovo round di stimolo monetario, il ché sarebbe negativo per la sterlina.
L’euro è sceso anche contro il dollaro USA, ma è salito contro lo yen, con EUR/USD giù dello 0,15% a 1,2270 ed EUR/JPY in salita dello 0,09% a 97,16.
L’euro si è mosso ben poco dopo il rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato che l’IPC della zone euro è rimasto stabile al 2,4%, invariato dal mese precedente ed in linea con le aspettative.