Investing.com – L’euro è salito contro lo yen quest’oggi, dopo le dichiarazioni del primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, che ha offerto supporto al mercato fichiarando che il suo paese non neceddita di salvataggio; ma i guadagni sono limitati poiché i timori per la zona euro continuano a pesare.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 106,37 , il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 106,26, in salita dello 0,66%.
Supporto a 105,46, minimo di martedì e di due mesi e resistenza a 107,45, massimo di martedì.
Davanti al Parlamento spagnolo, Rajoy ha dichiarato che il target del deficit del paese resta “incondizionato”, aggiungendo che il governo porterà avanti questo il programma per combattere le truffe all’erario, riformare il sistema sanitario, riformare il sistema bancario e la privatizzazione dei settori pubblici.
Il sentimento si era indebolito in seguito al rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 6,01%, nei timori che gli effetti dell’immissione di liquidità della Banca Centrale Europea si stiano esaurendo.
Intanto oggi l’Italia ha visto il rendimento dei titoli ad un anno salire per la prima volta da novembre, durante un’asta di scarso successo.
Stamane il governo giapponese ha mostrato che gli ordini di macchinari ‘core’ in Giappone sono saliti inaspettatamente a febbraio, segnando +4,8% dopo l’aumento del 3,4% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un calo dello 0,7% a febbraio.
Lo yen resta sostenuto dalla speculazione che la Banca del Giappone implementi nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
Ieri la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,28, a 80,90.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è salita dello 0,3% a febbraio, allentando i timori per la seconda economia della zona euro.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio EUR/JPY ha toccato 106,37 , il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 106,26, in salita dello 0,66%.
Supporto a 105,46, minimo di martedì e di due mesi e resistenza a 107,45, massimo di martedì.
Davanti al Parlamento spagnolo, Rajoy ha dichiarato che il target del deficit del paese resta “incondizionato”, aggiungendo che il governo porterà avanti questo il programma per combattere le truffe all’erario, riformare il sistema sanitario, riformare il sistema bancario e la privatizzazione dei settori pubblici.
Il sentimento si era indebolito in seguito al rendimento dei titoli spagnoli a 10 anni è schizzato al 6,01%, nei timori che gli effetti dell’immissione di liquidità della Banca Centrale Europea si stiano esaurendo.
Intanto oggi l’Italia ha visto il rendimento dei titoli ad un anno salire per la prima volta da novembre, durante un’asta di scarso successo.
Stamane il governo giapponese ha mostrato che gli ordini di macchinari ‘core’ in Giappone sono saliti inaspettatamente a febbraio, segnando +4,8% dopo l’aumento del 3,4% del mese precedente. Gli analisti avevano previsto un calo dello 0,7% a febbraio.
Lo yen resta sostenuto dalla speculazione che la Banca del Giappone implementi nuove misure per il prossimo meeting del 27 aprile.
Ieri la Banca del Giappone ha lasciato invariato il tasso di interesse vicino allo zero, lasciando inoltre invariato il programma di acquisto di asset a 30 mila miliardi di yen, in una decisione ampiamente prevista.
Lo yen è salito contro il dollaro, con USD/JPY in salita dello 0,28, a 80,90.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che la produzione industriale francese è salita dello 0,3% a febbraio, allentando i timori per la seconda economia della zona euro.