Investing.com – L’euro è rimasto vicino al minimo di 11 mesi contro il dollaro oggi, ed misto contro le altre valute, mentre i timori per il debito della zona euro dominano il sentimento dei mercati.
Durante la mattinata degli scambi europei, EUR/USD ha toccato 1,3072 in salita dello 0,10%, vicino al minimo di 11 mesi.
Con i mercati chiusi nel Regno Unito, Canada e Australia per le festività di fine anno e la maggior parte degli investitori in vacanza, i volumi degli scambi sono bassi, ed il mercato è tranquillo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione con il rendimento dei titoli italiani oltre la soglia del 7%, un livello considerato insostenibile e che rinnova i timori sulla situazione del paese.
Intanto il nuovo governo spagnolo ha predetto dei dati negative per la crescita nell’ultimo trimestre del 2011 e nel primo trimestre dell’anno nuovo, tecnicamente mettendo il paese in recessione.
L’euro è sceso contro la sterlina, con il EUR/GBP giù dello 0,02% a 0,8347.
Stamane il Telegraph ha riportato che il Regno Unito sta considerando delle opzioni per limitare le spese al di fuori del paese, al fine di proteggere l’economia nel caso di un collasso della moneta unica.
La moneta unica è stato in calo nei confronti dello yen e del franco svizzero, con EUR/JPY giù dello 0,08% a 101,75 e EUR/CHF giù dello 0,15% 1,2204.
In Svizzera, un report ha mostrato che l’indice dei consumi è sceso a novembre, per la prima volta inc alo negli ultimi tre mesi, giù a 0,81 dallo 0,90 del mese precedente.
Intanto, nel verbale dell’ultima riunione della BOJ, diversi membri hanno indicato che l’agitazione nel mercato finanziario della zona euro e l'apprezzamento dello yen sono stati crescenti rischi per la crescita in Giappone.
Inoltre, l’euro è sceso leggermente contro il dollaro canadese, ma è salito i dollari australiani e neozelandesi, con EUR/CAD giù dello 0,04% a 1,3320, EUR/AUD su dello 0,13% a 1,2858 e EUR/NZD su dello 0,13 % a 1,6884.
Infine, i dati rilasciati oggi hanno mostrato che l’uso del deposito overnight della BCE ha toccato un record storico lunedì, essendosi le banche della zona euro votate alla BCE come rifugio per una maggiore liquidità.
Il report ha aumentato la speculazione che l’operazione finanziaria della BCE di prestiti a 3 anni della scorsa settimana ha fatto ben poco per rafforzare il settore bancario della regione.
Durante la mattinata degli scambi europei, EUR/USD ha toccato 1,3072 in salita dello 0,10%, vicino al minimo di 11 mesi.
Con i mercati chiusi nel Regno Unito, Canada e Australia per le festività di fine anno e la maggior parte degli investitori in vacanza, i volumi degli scambi sono bassi, ed il mercato è tranquillo.
La moneta unica è rimasta sotto pressione con il rendimento dei titoli italiani oltre la soglia del 7%, un livello considerato insostenibile e che rinnova i timori sulla situazione del paese.
Intanto il nuovo governo spagnolo ha predetto dei dati negative per la crescita nell’ultimo trimestre del 2011 e nel primo trimestre dell’anno nuovo, tecnicamente mettendo il paese in recessione.
L’euro è sceso contro la sterlina, con il EUR/GBP giù dello 0,02% a 0,8347.
Stamane il Telegraph ha riportato che il Regno Unito sta considerando delle opzioni per limitare le spese al di fuori del paese, al fine di proteggere l’economia nel caso di un collasso della moneta unica.
La moneta unica è stato in calo nei confronti dello yen e del franco svizzero, con EUR/JPY giù dello 0,08% a 101,75 e EUR/CHF giù dello 0,15% 1,2204.
In Svizzera, un report ha mostrato che l’indice dei consumi è sceso a novembre, per la prima volta inc alo negli ultimi tre mesi, giù a 0,81 dallo 0,90 del mese precedente.
Intanto, nel verbale dell’ultima riunione della BOJ, diversi membri hanno indicato che l’agitazione nel mercato finanziario della zona euro e l'apprezzamento dello yen sono stati crescenti rischi per la crescita in Giappone.
Inoltre, l’euro è sceso leggermente contro il dollaro canadese, ma è salito i dollari australiani e neozelandesi, con EUR/CAD giù dello 0,04% a 1,3320, EUR/AUD su dello 0,13% a 1,2858 e EUR/NZD su dello 0,13 % a 1,6884.
Infine, i dati rilasciati oggi hanno mostrato che l’uso del deposito overnight della BCE ha toccato un record storico lunedì, essendosi le banche della zona euro votate alla BCE come rifugio per una maggiore liquidità.
Il report ha aumentato la speculazione che l’operazione finanziaria della BCE di prestiti a 3 anni della scorsa settimana ha fatto ben poco per rafforzare il settore bancario della regione.