Investing.com – L’euro è salito al massimo di un mese contro il dollaro USA questo venerdì, in seguito all’intervento incoraggiante del Presidente della BCE Mario Draghi che ha spinto la domanda per la moneta unica; tuttavia i dati economici deludenti hanno limitato la corsa dell’euro.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2969, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2980, in salita dello 0,01%.
Supporto a 1,2881, minimo del 28 novembre e resistenza a 1,3071, massimo del 23 ottobre.
I dati ufficiali hanno mostrato che le spese personali statunitensi sono scese inaspettatamente ad ottobre, in calo dello 0,2% dopo un aumento dello 0,8% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,2% ad ottobre.
Altri dati hanno mostrato che le spese personali USA sono rimaste invariate lo scorso mese, superando le aspettative di un calo dello 0,2%, in seguito ad un aumento dello 0,4% a settembre.
Ieri l’amministrazione Obama e la Camera dei Rappresentanti statunitense, a maggioranza repubblicana ha trovato un punto di stallo su come evitare il cosiddetto “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal gennaio 2013.
Ma sentimento dei mercati è stato supportato dalle dichiarazioni del Presidente BCE Mario Draghi, il quale ha dichiarato che l’economia della zona euro dovrebbe iniziare la ripresa nella seconda metà del 2013.
Le dichiarazioni fanno seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato un calo dell’IPC nella zona euro maggiore del previsto a novembre, in calo rispetto al tasso annuo del 2,2% dal 2,5% del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che un calo del 2,4% per l’IPC della zona euro a novembre.
I dati hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nella zona euro è salito dell’11,7% ad ottobre, contro l’aumento dell’11,6% del mese precedente, in linea con le aspettative.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP su dello 0,26%, a 0,8113.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Germania sono scese del 2,8% ad ottobre, molto più del previsto calo dello 0,2%, in seguito ad un aumento dello 0,5% del mese precedente.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera di Chicago.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2969, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2980, in salita dello 0,01%.
Supporto a 1,2881, minimo del 28 novembre e resistenza a 1,3071, massimo del 23 ottobre.
I dati ufficiali hanno mostrato che le spese personali statunitensi sono scese inaspettatamente ad ottobre, in calo dello 0,2% dopo un aumento dello 0,8% nel mese precedente.
Gli analisti avevano previsto un aumento dello 0,2% ad ottobre.
Altri dati hanno mostrato che le spese personali USA sono rimaste invariate lo scorso mese, superando le aspettative di un calo dello 0,2%, in seguito ad un aumento dello 0,4% a settembre.
Ieri l’amministrazione Obama e la Camera dei Rappresentanti statunitense, a maggioranza repubblicana ha trovato un punto di stallo su come evitare il cosiddetto “precipizio fiscale” statunitense, rappresentato da un aumento delle tasse e tagli alla spesa pari a circa 600 miliardi, che dovrebbe entrare in vigore dal gennaio 2013.
Ma sentimento dei mercati è stato supportato dalle dichiarazioni del Presidente BCE Mario Draghi, il quale ha dichiarato che l’economia della zona euro dovrebbe iniziare la ripresa nella seconda metà del 2013.
Le dichiarazioni fanno seguito ai dati ufficiali che hanno mostrato un calo dell’IPC nella zona euro maggiore del previsto a novembre, in calo rispetto al tasso annuo del 2,2% dal 2,5% del mese precedente.
Gli analisti avevano previsto che un calo del 2,4% per l’IPC della zona euro a novembre.
I dati hanno mostrato che il tasso di disoccupazione nella zona euro è salito dell’11,7% ad ottobre, contro l’aumento dell’11,6% del mese precedente, in linea con le aspettative.
L’euro è in salita contro la sterlina, con EUR/GBP su dello 0,26%, a 0,8113.
Sempre oggi i dati hanno mostrato che le vendite al dettaglio in Germania sono scese del 2,8% ad ottobre, molto più del previsto calo dello 0,2%, in seguito ad un aumento dello 0,5% del mese precedente.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sull’attività manifatturiera di Chicago.