Investing.com - L'euro è sceso al minimo di sette settimane contro il dollaro statunitense, per via della preoccupazione per la crisi del debito del blocco moneta unica che ha spinto gli investitori a evitare attività più rischiose.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,4039 colpito durante la fine del commercio asiatico, la coppia più bassa dal luglio 18; la coppia successivamente consolidato a 1,4060, versando 0,26%.
Supporto a 1,3950, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,4172, massimo di lunedì.
L'euro è andato sotto pressione nell'incertezza sulla realizzazione di un pacchetto di austerità italiano; lunedì il costo per assicurare il debito sovrano italiano contro il default è stato superiore a quello della Spagna per la prima volta dal dicembre 2009.
Nel frattempo, i colloqui tra la Grecia e funzionari dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale sulla nuova tranche di aiuti sono in fase di stallo da venerdì, poiché Atene non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di riduzione del disavanzo.
L'euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello fino 0,03% a 0,8747.
Nel corso della giornata, ministri delle finanze di Germania, Paesi Bassi e Finlandia si riuniranno per discutere la questione delle garanzie per i prestiti in Grecia. Inoltre, la zona euro produrrà i dati rivisti sul PIL del secondo trimestre, mentre la Germania rilascerà i dati ufficiali sugli ordini di fabbrica.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività statunitensi nel settore dei servizi.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,4039 colpito durante la fine del commercio asiatico, la coppia più bassa dal luglio 18; la coppia successivamente consolidato a 1,4060, versando 0,26%.
Supporto a 1,3950, minimo del 13 luglio e resistenza a 1,4172, massimo di lunedì.
L'euro è andato sotto pressione nell'incertezza sulla realizzazione di un pacchetto di austerità italiano; lunedì il costo per assicurare il debito sovrano italiano contro il default è stato superiore a quello della Spagna per la prima volta dal dicembre 2009.
Nel frattempo, i colloqui tra la Grecia e funzionari dell'Unione europea e del Fondo monetario internazionale sulla nuova tranche di aiuti sono in fase di stallo da venerdì, poiché Atene non è riuscita a raggiungere gli obiettivi di riduzione del disavanzo.
L'euro è salito contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello fino 0,03% a 0,8747.
Nel corso della giornata, ministri delle finanze di Germania, Paesi Bassi e Finlandia si riuniranno per discutere la questione delle garanzie per i prestiti in Grecia. Inoltre, la zona euro produrrà i dati rivisti sul PIL del secondo trimestre, mentre la Germania rilascerà i dati ufficiali sugli ordini di fabbrica.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management produrrà una relazione sulle attività statunitensi nel settore dei servizi.