Investing.com - Il dollaro scende contro il paniere delle altre principali valute questo mercoledì, mentre l’euro sale dopo i dati da cui è emerso che la ripresa nella zona euro resta solida.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 93,33 alle 04:16 ET (08:16 GMT).
L’euro sale, con il cambio EUR/USD su dello 0,19% a 1,1782, dopo i dati che hanno mostrato che la forte performance del settore manifatturiero della zona euro ha controbilanciato il calo della crescita dei servizi questo mese.
La moneta unica sembra non aver risentito dei commenti del Presidente della Banca Centrale Europea Mario Draghi che ha difeso la politica monetaria poco convenzionale ed ha dichiarato che le banche centrali dovrebbero continuare a prepararsi a nuove sfide.
Il discorso anticipa quello che terrà in occasione della conferenza annuale dei banchieri centrali a Jackson Hole venerdì. Draghi non dovrebbe parlare della politica economica durante il suo intervento anche se ci si aspettano indicazioni sulla tempistica dell’inizio della riduzione del programma di stimolo da parte della banca centrale.
Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,16% a 109,39, restando al di sopra del minimo della scorsa settimana di 108,59, il minimo di quattro mesi.
Il dollaro è andato sotto pressione contro la valuta nipponica nella notte dopo i commenti del Presidente USA Donald Trump, che ha lasciato intendere la possibilità di un blocco delle attività amministrative.
Trump ha ribadito la sua promessa circa la costruzione del muro al confine con il Messico dichiarando “se dobbiamo bloccare le attività governative, costruiremo quel muro”.
Il Presidente ha inoltre avvertito che potrebbe mettere fine all’accordo commerciale NAFTA con il Canada e il Messico dopo che le prime trattative mirate ad aggiornare il patto si sono concluse quasi con un nulla di fatto.
Il biglietto verde si è indebolito nelle ultime sedute tra i timori per la capacità del governo Trump di implementare la sua agenda di politica economica.
All’indebolimento del dollaro concorrono anche i dubbi sulla prospettiva di un terzo aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve quest’anno.
I tassi bassi di solito pesano sul dollaro riducendo l’appeal degli asset statunitensi per i trader alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
I trader attendono i commenti della Presidente della Fed Janet Yellen a Jackson Hole venerdì per avere indicazioni sulla posizione dei policymaker in merito all’economia. Secondo alcuni investitori, la Yellen potrebbe appoggiare l’idea di un terzo aumento dei tassi quest’anno.
L’euro sale ad un nuovo massimo di 10 mesi contro una sterlina debole, con la coppia EUR/GBP su dello 0,38% a 0,9207.
La sterlina scende anche contro il dollaro, con il cambio GBP/USD giù dello 0,2% a 1,2797.
Sulla sterlina pesano le aspettative che la Banca d’Inghilterra mantenga i tassi di interesse invariati nei prossimi mesi in un clima di apprensione per l’impatto economico della Brexit.