Investing.com – L’euro è sceso stamane contro il dollarotatunitense, dopo che Jean-Claude Juncker, a capo dell’Eurogruppo dei ministri delle finanze della zona euro, ha dichiarato che l’euro è “pericolosamente alto”.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3273, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3278, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,3247, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3392, massimo di martedì e di quasi 11 mesi.
Ieri Juncker ha dichiarato che la situazione nella zona erano adesso è più stabile, ed ha aggiunto che i recenti guadagni del dollaro dell’euro contro il dollaro rappresentano una minaccia alla ripresa dell’economia della regione.
L’euro si è rafforzato grazie ai segni che mostrano che il peggio della crisi per la zona euro è passato, e dopo che il presidente della parte centrale europea, Mario draghi, non ha indicato alcun nuovo piano di allentamento nell’immediato.
Ma moneta unica pressoché invariata contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,8281, ed è scesa bruscamente contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,82% a 117,16.
Lo yen si è rafforzato in seguito alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia giapponese, il quale ha affermato che uno yen più debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Nel corso della giornata, sia la zona euro che gli
li Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC, mentre la Germania terrà un’asta di Bund a 10 anni.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,3273, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3278, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,3247, minimo dell’11 gennaio e resistenza a 1,3392, massimo di martedì e di quasi 11 mesi.
Ieri Juncker ha dichiarato che la situazione nella zona erano adesso è più stabile, ed ha aggiunto che i recenti guadagni del dollaro dell’euro contro il dollaro rappresentano una minaccia alla ripresa dell’economia della regione.
L’euro si è rafforzato grazie ai segni che mostrano che il peggio della crisi per la zona euro è passato, e dopo che il presidente della parte centrale europea, Mario draghi, non ha indicato alcun nuovo piano di allentamento nell’immediato.
Ma moneta unica pressoché invariata contro la sterlina, con EUR/GBP in salita dello 0,01% a 0,8281, ed è scesa bruscamente contro lo yen, con EUR/JPY in calo dello 0,82% a 117,16.
Lo yen si è rafforzato in seguito alle dichiarazioni del Ministro dell’Economia giapponese, il quale ha affermato che uno yen più debole potrebbe avere un impatto negativo sull’economia facendo salire i prezzi all’importazione.
Nel corso della giornata, sia la zona euro che gli
li Stati Uniti rilasceranno i dati sull’IPC, mentre la Germania terrà un’asta di Bund a 10 anni.