MILANO (Reuters) - Seduta piatta a Piazza Affari nel giorno in cui è atteso l'annuncio del primo taglio dei tassi della Federal Reserve.
Andamento analogo anche sulle altre borse europee. Anche i futures sugli indici Usa indicano un avvio poco mosso per le borse nel pomeriggio.
Difficilmente gli investitori prenderanno posizione prima delle decisioni della Fed. Gli analisti ritengono che il taglio sarà da un quarto di punto, mentre i trader hanno incrementato le scommesse su un taglio da mezzo punto. Ieri però il rialzo a sorpresa delle vendite al dettaglio ad agosto ha segnalato la resilienza dell'economia Usa, e questo potrebbe favorire una mossa più contenuta da parte della banca centrale.
Intorno alle 12,30 il Ftse Mib è inchiodato sulla parità. Volumi intorno a 840 milioni di euro.
I titoli in evidenza oggi:
Forti vendite su Campari (LON:0ROY) in calo del 5,1%, penalizzato dall'annuncio a sorpresa delle dimissioni del Ceo Matteo Fantacchiotti, effettive da oggi, a soli cinque mesi dal suo insediamento alla guida dell'azienda. Secondo Equita, "la notizia è negativa, e si aggiunge al contesto di rallentamento del settore segnalato nei giorni scorsi dal management. Tuttavia la qualità dell'azienda resta intatta, e i due co-ceo di forte esperienza e lunga permanenza all'interno del gruppo pensiamo possano assicurare una transizione in un'ottica di continuità".
Raccolte anche oggi le banche. UniCredit (BIT:CRDI) sempre ben comprata a +0,70%, Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) avanza dello 0,54%. Fanno meglio Banco Bpm (BIT:BAMI) in crescita del 3% circa e Bper (BIT:EMII) del 2,4%.
Tonica Tim (BIT:TLIT) (+0,7%) e sono in deciso rialzo anche le risparmio (+1,9%). Il mercato specula sulla possibilità che restino quotati i soli titoli ordinari dopo l'annuncio di Davide Leone and Partners di avere il 10% dei titoli di risparmio dell'operatore tlc.
Nel lusso pesante Moncler (BIT:MONC) che cede l'1,8% a 49,6 euro dopo l'ABB (ST:ABB) sullo 0,8% del capitale che si è chiuso ieri al prezzo di 49,8 che diventa, pertanto, il nuovo floor al quale gli investitori guardano.
Netto ribasso anche per Poste Italiane (BIT:PST) che arretra dell'1,2%, ma è arrivata a perdere anche oltre il 3% dopo che il governo ha approvato un decreto per la vendita di una quota, prevedendo che lo Stato mantenga una partecipazione di oltre il 50%. Considerando che il Tesoro detiene il 29,3% del capitale e Cdp il 35%, la quota da cedere è intorno al 14% del capitale. Gli analisti di Intesa Sanpaolo sottolineano che la vendita potrebbe generare un po' di overhang sul titolo nel breve termine, ma "l'incremento del flottante e un maggior peso da parte degli investitori istituzionali fra gli azionisti potrebbe essere un elemento positivo nel lungo termine".
Denaro su Leonardo in salita dell'1,9%, rimbalzando dopo il netto calo di ieri.
(Giancarlo Navach, editing Claudia Cristoferi)