Investing.com – L’euro è vicino al massimo di 6 settimane contro il dollaro USA questo martedì, con le speranze di miglioramento della crisi nella zona Euro che hanno supportato la moneta unica.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,307, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3138, in salita dello 0,04%.
Supporto a 1,2982, minimo di lunedì e resistenza a 1,3138, massimo del 17 ottobre.
La fiducia sull’euro è salita in seguito alla proposta della Grecia di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
I bond spagnoli sono in discesa in seguito alla richiesta della Spagna di iniezione di liquidità per ricapitalizzare il settore bancario.
La propensione al rischio si è contenuta in seguito ai dati di ieri sull’attività manifatturiera statunitense, inaspettatamente in ribasso a novembre e al minimo degli ultimi 3 anni.
Intanto gli investitori continueranno a seguire i negoziati in corso tra Democratici e Repubblicani per evitare il “precipizio fiscale” statunitense, i tagli alla spesa pubblica e gli aumenti delle tasse che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio, se i decisori non riusciranno a trovare un accordo sulla riduzione del deficit di bilancio.
L’euro è stabile contro la sterlina con EUR/GBP in salita dello 0,01%, a 0,8112, ed EUR/JPY in calo dello 0,14% a 107,20.
Nel corso della giornata la Spagna pubblicherà i dati sulla disoccupazione, mentre i ministri delle finanze dell’area Euro si incontreranno a Bruxelles.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,307, il massimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,3138, in salita dello 0,04%.
Supporto a 1,2982, minimo di lunedì e resistenza a 1,3138, massimo del 17 ottobre.
La fiducia sull’euro è salita in seguito alla proposta della Grecia di ricomprare il proprio debito da investitori privati, come parte di un accordo per sbloccare un nuovo pacchetto di iniezione di liquidità di 44 miliardi di Euro.
I bond spagnoli sono in discesa in seguito alla richiesta della Spagna di iniezione di liquidità per ricapitalizzare il settore bancario.
La propensione al rischio si è contenuta in seguito ai dati di ieri sull’attività manifatturiera statunitense, inaspettatamente in ribasso a novembre e al minimo degli ultimi 3 anni.
Intanto gli investitori continueranno a seguire i negoziati in corso tra Democratici e Repubblicani per evitare il “precipizio fiscale” statunitense, i tagli alla spesa pubblica e gli aumenti delle tasse che dovrebbero entrare in vigore dal primo gennaio, se i decisori non riusciranno a trovare un accordo sulla riduzione del deficit di bilancio.
L’euro è stabile contro la sterlina con EUR/GBP in salita dello 0,01%, a 0,8112, ed EUR/JPY in calo dello 0,14% a 107,20.
Nel corso della giornata la Spagna pubblicherà i dati sulla disoccupazione, mentre i ministri delle finanze dell’area Euro si incontreranno a Bruxelles.