Investing.com – L’euro è in salita dell’1% contro il dollaro USA questo martedì, con la propensione al rischio spinta dalla speculazione che la BCE interverrà presto per contrastare la crisi del debito nella zona euro.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2473, il massimo dal 5 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2470, in salita dell’1,02%.
Supporto a 1,2341, minimo della sessione e resistenza a 1,2537, massimo del 5 luglio.
L’euro si è rafforzato dopo che il giornale britannico Telegraph ha dichiarato di poter confermare le notizie diffuse nel week end circa un tetto massimo al rendimento dei titoli che potrebbe essere posto dalla BCE nel prossimo vertice di settembre.
Ieri la Banca Centrale Europea ha smentito la notizia diffusa circa un limite al rendimento dei bond periferici, dichiarando che è “assolutamente fuorviante” diffondere delle notizie su decisioni non ancora prese.
La speculazioni sul possibile intervento della BCE ha visto scendere i rendimenti dei titoli spagnoli durante un’asta di titoli a breve termine, con Madrid che ha collocato con successo tutti i 4,5 miliardi di euro di titoli messi a disposizione.
Intanto gli investitori attendono un serie di vertici tra i leader della zona euro nelle speranze che saranno fatti dei progressi per combattere la crisi della regione.
Il Primo Ministro del Lussemburgo Jean-Claude Juncker, che è inoltre a capo dell’Eurogruppo, è atteso ad Atene per discutere la richiesta del Primo Ministro greco Antonis Samaras di una proroga di 2 anni al programma fiscale del paese.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel incontrerà il Presidente francese Francois Hollande giovedì, mentre Antonis Samaras incontrerà i leader francesi e tedeschi nel corso della settimana.
L’euro è in salita contro la sterlina, al massimo di 2 settimane, con EUR/GBP in salita dello 0,57% a 0,7901, ed è salito al massimo di più di 6 settimane contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,92% a 98,95.
I mercati intanto attendono l’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve per avere delle indicazioni sull’eventualità di un nuovo stimolo monetario.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio EUR/USD ha toccato 1,2473, il massimo dal 5 luglio; successivamente il cambio si è attestato a 1,2470, in salita dell’1,02%.
Supporto a 1,2341, minimo della sessione e resistenza a 1,2537, massimo del 5 luglio.
L’euro si è rafforzato dopo che il giornale britannico Telegraph ha dichiarato di poter confermare le notizie diffuse nel week end circa un tetto massimo al rendimento dei titoli che potrebbe essere posto dalla BCE nel prossimo vertice di settembre.
Ieri la Banca Centrale Europea ha smentito la notizia diffusa circa un limite al rendimento dei bond periferici, dichiarando che è “assolutamente fuorviante” diffondere delle notizie su decisioni non ancora prese.
La speculazioni sul possibile intervento della BCE ha visto scendere i rendimenti dei titoli spagnoli durante un’asta di titoli a breve termine, con Madrid che ha collocato con successo tutti i 4,5 miliardi di euro di titoli messi a disposizione.
Intanto gli investitori attendono un serie di vertici tra i leader della zona euro nelle speranze che saranno fatti dei progressi per combattere la crisi della regione.
Il Primo Ministro del Lussemburgo Jean-Claude Juncker, che è inoltre a capo dell’Eurogruppo, è atteso ad Atene per discutere la richiesta del Primo Ministro greco Antonis Samaras di una proroga di 2 anni al programma fiscale del paese.
La Cancelliera tedesca Angela Merkel incontrerà il Presidente francese Francois Hollande giovedì, mentre Antonis Samaras incontrerà i leader francesi e tedeschi nel corso della settimana.
L’euro è in salita contro la sterlina, al massimo di 2 settimane, con EUR/GBP in salita dello 0,57% a 0,7901, ed è salito al massimo di più di 6 settimane contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,92% a 98,95.
I mercati intanto attendono l’ultimo vertice di politica monetaria della Federal Reserve per avere delle indicazioni sull’eventualità di un nuovo stimolo monetario.