Investing.com - L’euro si è staccato dai minimi della seduta contro il dollaro USA questo lunedì, ma la moneta unica è rimasta vulnerabile por via dell’incertezza politica in Italia, che ha alimentato i timori che il paese non riesca ad emergere dalla crisi del debito nella zona euro.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2886 nel pomeriggio degli scambi europei, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2936, in salita dello 0,07%.
Il cambio troverà il supporto a 1,2824, minimo del 22 novembre e resistenza a 1,2973, il massimo di venerdì.
Sabato Il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha annunciato che si dimetterà non appena sarà approvata la legge di stabilità per il 2013, dopo che il partito l’ex premier Silvio Berlusconi ha ritirato la fiducia al governo.
L’annuncio è arrivato dopo che Silvio Berlusconi ha dichiarato di volersi ricandidare come primo ministro, alimentando i timori che un cambio di leadership del paese possa minare agli sforzi dei paese per uscire dalla crisi del debito.
Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni sono schizzati al 4,83% lunedì, dopo aver segnato 4,52% questo venerdì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che la Bundesbank tedesca ha tagliato le previsioni di crescita questo venerdì, ed ha avvertito che l’economia potrebbe entrare in recessione come risultato della crisi del debito.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati migliori del previsto relativi all’occupazione USA, sebbene persistano le aspettative che la Federal Reserve continuerà con le misure di allentamento monetario questa settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,19%, a 0,8042, ed EUR/JPY in calo dello 0,36% a 106,25.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale italiana è scesa più del previsto ad ottobre, in calo dell’1,1%, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
Il cambio EUR/USD ha toccato 1,2886 nel pomeriggio degli scambi europei, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2936, in salita dello 0,07%.
Il cambio troverà il supporto a 1,2824, minimo del 22 novembre e resistenza a 1,2973, il massimo di venerdì.
Sabato Il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha annunciato che si dimetterà non appena sarà approvata la legge di stabilità per il 2013, dopo che il partito l’ex premier Silvio Berlusconi ha ritirato la fiducia al governo.
L’annuncio è arrivato dopo che Silvio Berlusconi ha dichiarato di volersi ricandidare come primo ministro, alimentando i timori che un cambio di leadership del paese possa minare agli sforzi dei paese per uscire dalla crisi del debito.
Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni sono schizzati al 4,83% lunedì, dopo aver segnato 4,52% questo venerdì.
L’euro è rimasto sotto pressione dopo che la Bundesbank tedesca ha tagliato le previsioni di crescita questo venerdì, ed ha avvertito che l’economia potrebbe entrare in recessione come risultato della crisi del debito.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati migliori del previsto relativi all’occupazione USA, sebbene persistano le aspettative che la Federal Reserve continuerà con le misure di allentamento monetario questa settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,19%, a 0,8042, ed EUR/JPY in calo dello 0,36% a 106,25.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale italiana è scesa più del previsto ad ottobre, in calo dell’1,1%, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.