Investing.com - Il dollaro è salito a un massimo giornaliero contro il franco svizzero nella giornata di lunedì, tra i disordini in corso in Medio Oriente che alimentano la propensione al rischio.
USD/CHF ha toccato il massimo giornaliero di 0,9487, nel corso degli scambi europei della mattina; successivamente consolidandosi a 0,9482, guadagnando lo 0,39%.
Supporto a 0,943, minimo giornaliero e di 12 giorni e resistenza a 0,9538, massimo di venerdì.
All'inizio della giornata sono scoppiate delle rivolte a Tripoli, capitale della Libia, dopo giorni di disordini nella città di Bengasi, con alcune unità dell'esercito unitesi ai manifestanti anti-governativi.
I mercati finanziari sono particolarmente sensibili ai disordini in Libia poiché si esportano circa 1,1 milioni di barili al giorno di greggio.
In Marocco sono iniziate le prime proteste mentre sono proseguite quelle in corso nel Bahrein e in Iran.
Lo Swissie è sceso anche coltro l’euro, con il cambio EUR/CHF in salita dello 0,27% a 1,2969.
I mercati negli Stati Uniti sono rimasti chiusi per la festa nazionale del President’s Day.
USD/CHF ha toccato il massimo giornaliero di 0,9487, nel corso degli scambi europei della mattina; successivamente consolidandosi a 0,9482, guadagnando lo 0,39%.
Supporto a 0,943, minimo giornaliero e di 12 giorni e resistenza a 0,9538, massimo di venerdì.
All'inizio della giornata sono scoppiate delle rivolte a Tripoli, capitale della Libia, dopo giorni di disordini nella città di Bengasi, con alcune unità dell'esercito unitesi ai manifestanti anti-governativi.
I mercati finanziari sono particolarmente sensibili ai disordini in Libia poiché si esportano circa 1,1 milioni di barili al giorno di greggio.
In Marocco sono iniziate le prime proteste mentre sono proseguite quelle in corso nel Bahrein e in Iran.
Lo Swissie è sceso anche coltro l’euro, con il cambio EUR/CHF in salita dello 0,27% a 1,2969.
I mercati negli Stati Uniti sono rimasti chiusi per la festa nazionale del President’s Day.