Investing.com - L’euro si è staccato dai minimi della seduta contro il dollaro USA questo lunedì, con i timori sulla zona euro che montano dopo l’annuncio delle dimissioni del Primo Ministro Italiano Mario Monti .
Nella mattinata degli scambi statunitensi, il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2886, il minimo della seduta, per attestarsi successivamente a 1,2973, il massimo di venerdì.
Supporto a 1,2824, minimo del 22 novembre e resistenza a 1,2973, il massimo di venerdì.
L’euro è rimasto sotto pressione nei timori che un cambio di leadership del paese possa minare agli sforzi dei paese per uscire dalla crisi del debito nella zona euro.
Sabato il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha annunciato che si dimetterà non appena sarà approvata la legge di stabilità per il 2013, dopo che il partito l’ex premier Silvio Berlusconi ha ritirato la fiducia al governo.
Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è schizzato al 4,83% lunedì, dopo aver segnato 4,52% questo venerdì.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati migliori del previsto relativi all’occupazione USA, sebbene persistano le aspettative che la Federal Reserve continuerà con le misure di allentamento monetario questa settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,23%, a 0,8039, ed EUR/JPY in calo dello 0,28% a 106,34.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale italiana è scesa più del previsto ad ottobre, in calo dell’1,1%, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.
Nella mattinata degli scambi statunitensi, il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,2886, il minimo della seduta, per attestarsi successivamente a 1,2973, il massimo di venerdì.
Supporto a 1,2824, minimo del 22 novembre e resistenza a 1,2973, il massimo di venerdì.
L’euro è rimasto sotto pressione nei timori che un cambio di leadership del paese possa minare agli sforzi dei paese per uscire dalla crisi del debito nella zona euro.
Sabato il Primo Ministro Italiano Mario Monti ha annunciato che si dimetterà non appena sarà approvata la legge di stabilità per il 2013, dopo che il partito l’ex premier Silvio Berlusconi ha ritirato la fiducia al governo.
Il rendimento dei titoli italiani a 10 anni è schizzato al 4,83% lunedì, dopo aver segnato 4,52% questo venerdì.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati migliori del previsto relativi all’occupazione USA, sebbene persistano le aspettative che la Federal Reserve continuerà con le misure di allentamento monetario questa settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina e contro lo yen, con EUR/GBP in calo dello 0,23%, a 0,8039, ed EUR/JPY in calo dello 0,28% a 106,34.
I dati di oggi hanno mostrato che la produzione industriale italiana è scesa più del previsto ad ottobre, in calo dell’1,1%, contro le aspettative di un calo dello 0,2%.