Investing.com – L’euro ha tagliato le perdite contro il dollaro stamane, dopo un’attesa asta del debito pubblico italiano che ha incontrato un’accoglienza timida; ma la moneta unica resta supportata dalle speranze per l’acquisto di bond dalla BCE.
Nella mattinata europea, il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,3149, il massimo della sessione, a 1,3116, in salita dello 0,06% sulla giornata.
Supporto a 1,3065, minimo di mercoledì e resistenza a breve termine a 1,3156, massimo di mercoledì e di una settimana.
L’Italia ha venduto all’asta 2,88 miliardi dei 3 offerti, ad un rendimento medio del 3,89% contro i 2,76% di un’asta simile tenutasi il mese scorso, tra le preoccupazioni sul rischio di contagio del debito sovrano della Spagna.
L’euro è rimasto supportato dopo che un membro del consiglio esecutivo della BCE, Benoit Coeure, ha dichiarato mercoledì che la banca centrale aveva ancora il suo programma di acquisto di obbligazioni come opzione per ridurre la pressione sul mercato obbligazionario spagnolo.
Ha inoltre aggiunto che l’attuale livello di pressione del mercato in Spagna non è stata giustificato viste le riforme intraprese dal suo governo.
L’euro ha trovato il supporto anche dai dati ufficiali che mostrano una produzione industriale della zona euro, salita inaspettatamente a febbraio, ma il calo su base annua è ancora il più ripido dal dicembre 2009.
L’Eurostat ha dichiarato che la produzione industriale è salita di un destagionalizzato 0,5% dallo 0, 2% del mese precedente, contro le aspettative per un calo dello 0,3%.
La produzione industriale è scesa dell’1,8% nell’anno a febbraio, in linea con le aspettative.
L’euro è vicino al minimo di tre mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8230, ed ha tagliato le perdite contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,30% a 106,31, dal precedente aumento a 106,60.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i report sull’IPP e la bilancia commerciale.
Nella mattinata europea, il cambio EUR/USD è rimbalzato da 1,3149, il massimo della sessione, a 1,3116, in salita dello 0,06% sulla giornata.
Supporto a 1,3065, minimo di mercoledì e resistenza a breve termine a 1,3156, massimo di mercoledì e di una settimana.
L’Italia ha venduto all’asta 2,88 miliardi dei 3 offerti, ad un rendimento medio del 3,89% contro i 2,76% di un’asta simile tenutasi il mese scorso, tra le preoccupazioni sul rischio di contagio del debito sovrano della Spagna.
L’euro è rimasto supportato dopo che un membro del consiglio esecutivo della BCE, Benoit Coeure, ha dichiarato mercoledì che la banca centrale aveva ancora il suo programma di acquisto di obbligazioni come opzione per ridurre la pressione sul mercato obbligazionario spagnolo.
Ha inoltre aggiunto che l’attuale livello di pressione del mercato in Spagna non è stata giustificato viste le riforme intraprese dal suo governo.
L’euro ha trovato il supporto anche dai dati ufficiali che mostrano una produzione industriale della zona euro, salita inaspettatamente a febbraio, ma il calo su base annua è ancora il più ripido dal dicembre 2009.
L’Eurostat ha dichiarato che la produzione industriale è salita di un destagionalizzato 0,5% dallo 0, 2% del mese precedente, contro le aspettative per un calo dello 0,3%.
La produzione industriale è scesa dell’1,8% nell’anno a febbraio, in linea con le aspettative.
L’euro è vicino al minimo di tre mesi contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8230, ed ha tagliato le perdite contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,30% a 106,31, dal precedente aumento a 106,60.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i report sull’IPP e la bilancia commerciale.