Investing.com- Giovedì si è allentata la pressione dell’euro verso il dollaro statunitense, mentre gli investitori attendevano la diffusione di dati chiave sulla crescita economica nella zona euro e l’annuncio della Banca Centrale Europea sul tasso d’interesse di riferimento.
Il cambio EUR/USD ha toccato quota 1.2821 in chiusura dei mercati asiatici, una massima giornaliera. Il cambio si è successivamente consolidato a quota 1.2818, guadagnando lo 0.07%.
Il cambio ha probabilità di trovare supporto a quota 1.2625, la minima del 31 agosto, e resistenza a quota 1.2921, la massima del 18 agosto.
Mercoledì, dati del settore hanno mostrato come l’attività manifatturiera negli USA fosse cresciuta inaspettatamente nel mese di agosto, mentre, secondo lo statunitense Institute for Supply Management il proprio indice Purchasing Managers in agosto è salito a quota 56.3, dopo essere caduto a quota 55.5 a luglio.
Gli analisti si aspettavano che l’indice Purchasing Managers cadesse a quota 53.0 nel mese di agosto.
Riguardo l’indice, un rilevamento sopra quota 50.0 segnala un’industria in espansione, mentre un rilevamento inferiore segnala una contrazione.
Il rapporto ha anche mostrato che l’indice ISM dei prezzi del settore manifatturiero è salito in agosto a quota 61.5, dopo essere salito a quota 57.5 nel mese di luglio.
L’euro ha anche guadagnato nei confronti della sterlina, con il cambio EUR/GBP in rialzo dello 0.30% fino a toccare quota 0.8313.
Nel corso della giornata era previsto l’annuncio della decisione della Banca Centrale Europea sul tasso minimo di offerta nella zona euro, seguito da una conferenza stampa attesa con molto interesse.
Il cambio EUR/USD ha toccato quota 1.2821 in chiusura dei mercati asiatici, una massima giornaliera. Il cambio si è successivamente consolidato a quota 1.2818, guadagnando lo 0.07%.
Il cambio ha probabilità di trovare supporto a quota 1.2625, la minima del 31 agosto, e resistenza a quota 1.2921, la massima del 18 agosto.
Mercoledì, dati del settore hanno mostrato come l’attività manifatturiera negli USA fosse cresciuta inaspettatamente nel mese di agosto, mentre, secondo lo statunitense Institute for Supply Management il proprio indice Purchasing Managers in agosto è salito a quota 56.3, dopo essere caduto a quota 55.5 a luglio.
Gli analisti si aspettavano che l’indice Purchasing Managers cadesse a quota 53.0 nel mese di agosto.
Riguardo l’indice, un rilevamento sopra quota 50.0 segnala un’industria in espansione, mentre un rilevamento inferiore segnala una contrazione.
Il rapporto ha anche mostrato che l’indice ISM dei prezzi del settore manifatturiero è salito in agosto a quota 61.5, dopo essere salito a quota 57.5 nel mese di luglio.
L’euro ha anche guadagnato nei confronti della sterlina, con il cambio EUR/GBP in rialzo dello 0.30% fino a toccare quota 0.8313.
Nel corso della giornata era previsto l’annuncio della decisione della Banca Centrale Europea sul tasso minimo di offerta nella zona euro, seguito da una conferenza stampa attesa con molto interesse.