Investing.com - La sterlina è scesa oggi al minimo di tre giorni di contro il dollaro statunitense, dopo che gli intessessi finanziari italiani sono saliti a un nuovo record dall’introduzione dell’ euro, incrementando le preoccupazioni sulla crisi finanziaria del paese
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5956 durante la tarda mattinata degli scambi europei, il minimo dal 4 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,5958, in calo dello 0,80%.
Sostegno a 1,5875, minimo del 3 novembre e resistenza a 1,6165, massimo del 31 ottobre.
La sterlina è andata sotto pressione dopo che un’agenzia di broker a Parigi ha impennato i margini sui titoli italiani, mandando il rendimento dei titoli italiani di oltre il 7%, alimentando preoccupazioni sulla crisi fiscale del paese.
I mercati sono tesi, nell'incertezza sulla possibilità che il nuovo governo d'Italia sarà in grado di attuare le misure di austerità, dopo che il primo ministro Silvio Berlusconi ha annunciato ieri sera le sue dimissioni nella prossima settimana.
Nel frattempo, in Grecia continuano i confronti per trovare un nuovo primo ministro che guidi il futuro governo di coalizione.
Nel Regno Unito, i dati ufficiali hanno mostrato che il disavanzo commerciale è inaspettatamente salito nel mese di settembre, a 9,8 miliardi di sterline, il più ampio deficit mai registrato, rispetto a un deficit di 8,6miliardi di sterline nel mese di agosto.
Gli analisti si aspettavano che il deficit commerciale scendesse a 8,0 miliardi.
La sterlina è stata nettamente superiore nei confronti dell'euro, con EUR/GBP in calo dello 0,64%, a 0,8543.
Stamane i dati del governo cinese hanno mostrato che l’IPC della Cina ha verificato grosso modo le aspettative nel mese di ottobre, scendendo del 5,5%, dopo un aumento del 6,1% del mese precedente, allentando i timori sulla stretta monetaria da Pechino.
Il cambio GBP/USD ha toccato 1,5956 durante la tarda mattinata degli scambi europei, il minimo dal 4 novembre, la coppia successivamente si è attestata a 1,5958, in calo dello 0,80%.
Sostegno a 1,5875, minimo del 3 novembre e resistenza a 1,6165, massimo del 31 ottobre.
La sterlina è andata sotto pressione dopo che un’agenzia di broker a Parigi ha impennato i margini sui titoli italiani, mandando il rendimento dei titoli italiani di oltre il 7%, alimentando preoccupazioni sulla crisi fiscale del paese.
I mercati sono tesi, nell'incertezza sulla possibilità che il nuovo governo d'Italia sarà in grado di attuare le misure di austerità, dopo che il primo ministro Silvio Berlusconi ha annunciato ieri sera le sue dimissioni nella prossima settimana.
Nel frattempo, in Grecia continuano i confronti per trovare un nuovo primo ministro che guidi il futuro governo di coalizione.
Nel Regno Unito, i dati ufficiali hanno mostrato che il disavanzo commerciale è inaspettatamente salito nel mese di settembre, a 9,8 miliardi di sterline, il più ampio deficit mai registrato, rispetto a un deficit di 8,6miliardi di sterline nel mese di agosto.
Gli analisti si aspettavano che il deficit commerciale scendesse a 8,0 miliardi.
La sterlina è stata nettamente superiore nei confronti dell'euro, con EUR/GBP in calo dello 0,64%, a 0,8543.
Stamane i dati del governo cinese hanno mostrato che l’IPC della Cina ha verificato grosso modo le aspettative nel mese di ottobre, scendendo del 5,5%, dopo un aumento del 6,1% del mese precedente, allentando i timori sulla stretta monetaria da Pechino.