Investing.com - La sterlina è salita nei confronti dello yen oggi, in seguito alla decisione della Fed di non aumentare il piano di stimolo e le aste di debito italiane e tedesche.
GBP/USD ha toccato 1,5525 nelle prime fasi degli scambi europei, il massimo del 5 dicembre; la coppia successivamente si è consolidata a 1,5502 in salita dello 0,17%.
Supporto a 1,5423, il minimo del 25 novembre e resistenza a 1,5628, massimo di martedì.
Nella riunione politica finale dell'anno, la Fed ha notato un modesto miglioramento dell'economia statunitense, ma ha aggiunto che la crisi in atto in Europa rappresenta un grosso rischio.
I funzionari della Fed hanno ribadito che i tassi di interesse a breve termine resteranno probabilmente vicini allo zero almeno fino a metà del 2013.
In Italia il Tesoro metterà all'asta a 3 miliardi di euro di debito in scadenza nel 2016 nel corso della giornata, mentre la Germania prevede di vendere 5 miliardi di euro in obbligazioni a 2 anni. Il rendimento dei titoli italiani è salito di nuovo sopra il 7% in vista dell’asta.
I mercati hanno risentito inoltre della dichiarazione del cancelliere tedesco Angela Merkel che ha ribadito la sua opposizione ad aumentare il limite 500 miliardi di euro di prestito per il fondo permanente di salvataggio della zona euro, il meccanismo di stabilità europeo, che dovrebbe entrare in vigore a partire dalla metà del prossimo anno.
La sterlina è salita contro l'euro con EUR/GBP in calo dello 0,20%, a 0,8405.
Sempre oggi Spencer Dale della Banca d'Inghilterra, ha dichiarato che l’economia del Regno Unito potrà dover affrontare almeno un trimestre di contrazione prima di una "ripresa dolce" nella seconda metà del prossimo anno.
Nel corso della giornata il Regno Unito produrrà i dati del governo in materia di occupazione, compresi i rapporti sulle richieste di sussidio di disoccupazione, il tasso di disoccupazione e la retribuzione media oraria.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti presenteranno i dati ufficiali sui prezzi di importazione e sulle scorte di greggio.
GBP/USD ha toccato 1,5525 nelle prime fasi degli scambi europei, il massimo del 5 dicembre; la coppia successivamente si è consolidata a 1,5502 in salita dello 0,17%.
Supporto a 1,5423, il minimo del 25 novembre e resistenza a 1,5628, massimo di martedì.
Nella riunione politica finale dell'anno, la Fed ha notato un modesto miglioramento dell'economia statunitense, ma ha aggiunto che la crisi in atto in Europa rappresenta un grosso rischio.
I funzionari della Fed hanno ribadito che i tassi di interesse a breve termine resteranno probabilmente vicini allo zero almeno fino a metà del 2013.
In Italia il Tesoro metterà all'asta a 3 miliardi di euro di debito in scadenza nel 2016 nel corso della giornata, mentre la Germania prevede di vendere 5 miliardi di euro in obbligazioni a 2 anni. Il rendimento dei titoli italiani è salito di nuovo sopra il 7% in vista dell’asta.
I mercati hanno risentito inoltre della dichiarazione del cancelliere tedesco Angela Merkel che ha ribadito la sua opposizione ad aumentare il limite 500 miliardi di euro di prestito per il fondo permanente di salvataggio della zona euro, il meccanismo di stabilità europeo, che dovrebbe entrare in vigore a partire dalla metà del prossimo anno.
La sterlina è salita contro l'euro con EUR/GBP in calo dello 0,20%, a 0,8405.
Sempre oggi Spencer Dale della Banca d'Inghilterra, ha dichiarato che l’economia del Regno Unito potrà dover affrontare almeno un trimestre di contrazione prima di una "ripresa dolce" nella seconda metà del prossimo anno.
Nel corso della giornata il Regno Unito produrrà i dati del governo in materia di occupazione, compresi i rapporti sulle richieste di sussidio di disoccupazione, il tasso di disoccupazione e la retribuzione media oraria.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti presenteranno i dati ufficiali sui prezzi di importazione e sulle scorte di greggio.