Investing.com – La sterlina è vicina al massimo di sei settimane contro il dollaro questo giovedì, dopo l’annuncio da parte della Federal Reserve di ulteriori misure di stimolo monetario.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6111, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,6142, in calo dello 0,03%.
Supporto a 1,6068, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6170, il massimo di ieri e di 6 settimane.
La banca centrale statunitense, ha dichiarato che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La Fed ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
Nel Regno Unito un report della Confederation of British Industry indica che gli ordinativi aziendali sono cresciuti più del previsto a novembre, e che sono migliorate anche le previsioni del trimestre.
La sterlina è stabile contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,01%, a 0,8096.
La moneta unica ha trovato supporto dopo che nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
L’eurogruppo ha inoltre approvato un’ulteriore tranche di aiuti di 49,1 milioni alla Grecia, dopo aver valutato positivamente il piano di buyback.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPC, nonché il report ufficiale sulle richieste di sussidio di disoccupazione.
Nel pomeriggio degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato 1,6111, il minimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 1,6142, in calo dello 0,03%.
Supporto a 1,6068, minimo di martedì 11 dicembre e resistenza a 1,6170, il massimo di ieri e di 6 settimane.
La banca centrale statunitense, ha dichiarato che continuerà con l’acquisto di 85 miliardi di dollari in titoli di stato ed obbligazioni per sostenere la ripresa economica.
La Fed ha inoltre dichiarato che i tassi di interesse resteranno prossimi allo zero fino a quando il tasso di inflazione sarà vicino all’obiettivo del 2% fissato dalla banca, e finché il tasso di disoccupazione negli USA non sarà sceso sotto il 6,5%.
L’attenzione degli operatori ora si risposta sulle trattative in corso atte ad evitare il precipizio fiscale, nei timori che gli aumenti delle tasse e i tagli alle spese in programma all’inizio del 2013 possano far deragliare la ripresa USA.
Nel Regno Unito un report della Confederation of British Industry indica che gli ordinativi aziendali sono cresciuti più del previsto a novembre, e che sono migliorate anche le previsioni del trimestre.
La sterlina è stabile contro l’euro, con EUR/GBP in aumento dello 0,01%, a 0,8096.
La moneta unica ha trovato supporto dopo che nella zona euro i ministri delle finanze hanno raggiunto un accordo per la supervisione delle banche europee in vista del summit dell’Unione Europea.
L’eurogruppo ha inoltre approvato un’ulteriore tranche di aiuti di 49,1 milioni alla Grecia, dopo aver valutato positivamente il piano di buyback.
Nel corso della giornata, gli Stati Uniti produrranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e sull’IPC, nonché il report ufficiale sulle richieste di sussidio di disoccupazione.