Investing.com – La sterlina ha tagliato i recenti guadagni contro il dollaro quest’oggi, con la propensione al rischio colpita dallo scarso successo dell’asta del debito italiano, che ha acceso i timori sulla crisi del debito nella zona euro.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5956, il massimo dal 3 aprile, a 1,5832, in salita dello 0,16% sulla giornata.
Supporto a 1,5851, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5972, massimo del 26 marzo.
L’Italia ha venduto all’asta 2,88 miliardi dei 3 offerti, ad un rendimento medio del 3,89% contro i 2,76% di un’asta simile tenutasi il mese scorso, tra le preoccupazioni sul rischio di contagio del debito sovrano della Spagna.
L’euro è rimasto supportato dopo che un membro del consiglio esecutivo della BCE, Benoit Coeure, ha dichiarato mercoledì che la banca centrale aveva ancora il suo programma di acquisto di obbligazioni come opzione per ridurre la pressione sul mercato obbligazionario spagnolo.
Ha inoltre aggiunto che l’attuale livello di pressione del mercato in Spagna non è stata giustificato viste le riforme intraprese dal suo governo.
Nel Regno Unito i dati ufficiali mostrano che il deficit commerciale si è ampliato più di quanto inizialmente stimato a febbraio, per via del calo delle esportazioni verso i paesi al di fuori dell’UE.
L’ufficio di statistica britannico ha dichiarato che il deficit commerciale del Regno Unito è salito a 8,8 miliardi di sterline, contro le aspettative di 7,7 miliardi di sterline, e contro il dato di gennaio di 7,9 miliardi di sterline.
La sterlina è vicina al massimo di tre mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8231.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i report sull’IPP e la bilancia commerciale.
Durante la mattinata europea, il cambio GBP/USD è rimbalzato da 1,5956, il massimo dal 3 aprile, a 1,5832, in salita dello 0,16% sulla giornata.
Supporto a 1,5851, minimo di mercoledì e resistenza a 1,5972, massimo del 26 marzo.
L’Italia ha venduto all’asta 2,88 miliardi dei 3 offerti, ad un rendimento medio del 3,89% contro i 2,76% di un’asta simile tenutasi il mese scorso, tra le preoccupazioni sul rischio di contagio del debito sovrano della Spagna.
L’euro è rimasto supportato dopo che un membro del consiglio esecutivo della BCE, Benoit Coeure, ha dichiarato mercoledì che la banca centrale aveva ancora il suo programma di acquisto di obbligazioni come opzione per ridurre la pressione sul mercato obbligazionario spagnolo.
Ha inoltre aggiunto che l’attuale livello di pressione del mercato in Spagna non è stata giustificato viste le riforme intraprese dal suo governo.
Nel Regno Unito i dati ufficiali mostrano che il deficit commerciale si è ampliato più di quanto inizialmente stimato a febbraio, per via del calo delle esportazioni verso i paesi al di fuori dell’UE.
L’ufficio di statistica britannico ha dichiarato che il deficit commerciale del Regno Unito è salito a 8,8 miliardi di sterline, contro le aspettative di 7,7 miliardi di sterline, e contro il dato di gennaio di 7,9 miliardi di sterline.
La sterlina è vicina al massimo di tre mesi contro l’euro, con EUR/GBP in calo dello 0,13% a 0,8231.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulle richieste iniziali di sussidio di disoccupazione, nonché i report sull’IPP e la bilancia commerciale.