Investing.com – Nella giornata di martedì l'euro sale al massimo di dieci settimane contro un dollaro statunitense più debole, tra le preoccupazioni sull’aumento dell’inflazione nella zona euro e sull’eventuale rialzo dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, che potrebbe precedere quello della Federal Reserve.
Il cambio EUR/USD ha raggiunto quota 1,3747 nella mattinata di scambi europei, il massimo dal 22 novembre, successivamente assestandosi a 1,374, guadagnando lo 0,35%.
Sostegno a 1,3569, resistenza a breve termine e minimo di lunedì a 1,3825, massimo del 10 novembre.
I guadagni dell’euro sono arrivati in seguito al rilascio dei dati preliminari di lunedì scorso, dai quali è emerso che i prezzi al consumo nella zona euro sono saliti del 2,4% annuo, al di sopra del target della Banca Centrale Europea di poco inferiore al 2% per il secondo mese.
Sul dollaro hanno influito gli sconvolgimenti politici in corso in Egitto, che hanno causato un rincaro del petrolio, innescando timori che la ripresa economica statunitense possa perdere slancio. All'inizio della giornata, i futures Brent hanno superato i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2008.
Intanto, l'euro è sceso contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,07% a quota 0,8542.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management è pubblicherà i dati sulla crescita di produzione.
Il cambio EUR/USD ha raggiunto quota 1,3747 nella mattinata di scambi europei, il massimo dal 22 novembre, successivamente assestandosi a 1,374, guadagnando lo 0,35%.
Sostegno a 1,3569, resistenza a breve termine e minimo di lunedì a 1,3825, massimo del 10 novembre.
I guadagni dell’euro sono arrivati in seguito al rilascio dei dati preliminari di lunedì scorso, dai quali è emerso che i prezzi al consumo nella zona euro sono saliti del 2,4% annuo, al di sopra del target della Banca Centrale Europea di poco inferiore al 2% per il secondo mese.
Sul dollaro hanno influito gli sconvolgimenti politici in corso in Egitto, che hanno causato un rincaro del petrolio, innescando timori che la ripresa economica statunitense possa perdere slancio. All'inizio della giornata, i futures Brent hanno superato i 100 dollari al barile per la prima volta dal 2008.
Intanto, l'euro è sceso contro la sterlina, con il cambio EUR/GBP in calo dello 0,07% a quota 0,8542.
Nel corso della giornata, l'Institute of Supply Management è pubblicherà i dati sulla crescita di produzione.