Investing.com - I futures del petrolio greggio sono in salita nella mattinata europea di questo giovedì, con l’ottimismo per la domanda di energia negli USA che supporta i prezzi.
I prezzi hanno faticato a salire per via dell’apprezzamento del dollaro, di conseguenza le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il dollaro sale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito a 83,23, leggermente al di sotto del massimo di sette mesi di 83.33.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 92,72 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,2% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scambiati nel range tra 92,19 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 93,02. Il petrolio Nymex è salito a 93,43 dollari al barile, il massimo dal 25 febbraio.
Pesa inoltre un aumento maggiore del previsto delle scorte di petrolio USA. L’Energy Information Administration ha dichiarato ieri che le scorte di greggio sono salite di 2,6 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento di 2,4 milioni di barili.
Le scorte totali di greggio sono a 384,0 milioni di barili, il massimo dal 1982.
I traders del petrolio attendono inoltre il rilascio dei dati ufficiali USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nel tentativo di carpire ulteriori segnali di ripresa dell’economia statunitense.
Il Dipartimento per il Lavoro Statunitense ha mostrato ieri che le vendite al dettaglio USA sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati positivi sulle vendite al dettaglio USA hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Nel corso della giornata a Bruxelles i leader UE daranno inizio al summit di due giorni sull’economia.
I mercati attendono l’esito di un’asta di bond in Spagna, dopo che Madrid ha visto il rendimento dei titoli scendere al livello più basso dall’aprile 2010, in seguito ad un’asta di titoli a sei e 12 mesi.
Nonostante i recenti miglioramenti, i timori sulle previsioni economiche globali persistono in persistono in seguito al rilascio di una serie di dati cinesi del week end che hanno mostrato un aumento dell’inflazione a febbraio, mentre la produzione industriale è scesa al ritmo più basso dall’ottobre 2009.
La Cina è il secondo consumatore di petrolio dopo i dati USA ed è stato il traino per la domanda.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono scesi dello 0,1% al minimo di tre mesi di 108,18 dollari al barile.
Lo spread è sceso a 15,46 dollari al barile, il minimo dal 22 gennaio.
Il differenziale tra i due contratti si è ristretto ieri, dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato il maggiore calo dal maggio 2011 delle scorte a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna dei futures Nymex.
I prezzi hanno faticato a salire per via dell’apprezzamento del dollaro, di conseguenza le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute quando il dollaro sale.
L’indice del dollaro, che replica la performance del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è salito a 83,23, leggermente al di sotto del massimo di sette mesi di 83.33.
Sul New York Mercantile Exchange, i futures del greggio con consegna ad Aprile sono stati scambiati a 92,72 dollari al barile nella mattinata europea, in salita dello 0,2% sulla giornata.
I futures della borsa di New York sono scambiati nel range tra 92,19 dollari al barile, il minimo giornaliero ed il massimo della seduta di 93,02. Il petrolio Nymex è salito a 93,43 dollari al barile, il massimo dal 25 febbraio.
Pesa inoltre un aumento maggiore del previsto delle scorte di petrolio USA. L’Energy Information Administration ha dichiarato ieri che le scorte di greggio sono salite di 2,6 milioni di barili la scorsa settimana, contro le aspettative di un aumento di 2,4 milioni di barili.
Le scorte totali di greggio sono a 384,0 milioni di barili, il massimo dal 1982.
I traders del petrolio attendono inoltre il rilascio dei dati ufficiali USA sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione nel tentativo di carpire ulteriori segnali di ripresa dell’economia statunitense.
Il Dipartimento per il Lavoro Statunitense ha mostrato ieri che le vendite al dettaglio USA sono salite dell’1,1% a febbraio, superando le aspettative di un aumento dello 0,5%.Le vendite al dettaglio core, che escludono le vendite di automobili, sono salite più del previsto, toccando +1% contro le aspettative di un aumento dello 0,2%.
I dati positivi sulle vendite al dettaglio USA hanno alimentato l’ottimismo che la ripresa negli USA stia guadagnando terreno, dopo i dati della scorsa settimana che hanno mostrato un aumento dell’occupazione a gennaio ed un calo del tasso di disoccupazione USA a 7,7% a febbraio, dal 7,9% del mese precedente.
Gli Stati Uniti sono il primo consumatore mondiale di petrolio, e rappresentano il 22% della domanda globale.
Nel corso della giornata a Bruxelles i leader UE daranno inizio al summit di due giorni sull’economia.
I mercati attendono l’esito di un’asta di bond in Spagna, dopo che Madrid ha visto il rendimento dei titoli scendere al livello più basso dall’aprile 2010, in seguito ad un’asta di titoli a sei e 12 mesi.
Nonostante i recenti miglioramenti, i timori sulle previsioni economiche globali persistono in persistono in seguito al rilascio di una serie di dati cinesi del week end che hanno mostrato un aumento dell’inflazione a febbraio, mentre la produzione industriale è scesa al ritmo più basso dall’ottobre 2009.
La Cina è il secondo consumatore di petrolio dopo i dati USA ed è stato il traino per la domanda.
I futures Brent sull’ICE Futures Exchange con consegna a maggio sono scesi dello 0,1% al minimo di tre mesi di 108,18 dollari al barile.
Lo spread è sceso a 15,46 dollari al barile, il minimo dal 22 gennaio.
Il differenziale tra i due contratti si è ristretto ieri, dopo il rilascio dei dati che hanno mostrato il maggiore calo dal maggio 2011 delle scorte a Cushing, Oklahoma, il punto di consegna dei futures Nymex.