Investing.com – L’euro è in calo contro il dollaro USA questo giovedì, per via della situazione ellenica e di quella iberica; tuttavia le perdite sono state limitate dal rilascio di dati cinesi incoraggianti.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2932, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2933, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2885, minimo di martedì e resistenza a 1,3019, massimo di mercoledì.
La moneta unica è rimasta sotto pressione nell’incertezza sulla richiesta di salvataggio da parte della Spagna e nel dubbio sul rilascio della prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Il sentimento dei mercati ha trovato un ceto supporto in seguito al rilascio dei dati cinesi che hanno mostrato una ripresa del comparto manifatturiero; l’indice dei direttori degli acquisti manifatturieri è salito a 50,2 ad ottobre, contro il 49,8 di settembre, leggermente al di sotto del previsto aumento a 50,3.
Un secondo report ha mostrato che l’indice HSBC PMI cinese è salito a 49,5 a settembre, il massimo degli ultimi 8 mesi.
I dati hanno allentato i timori per il rallentamento della seconda economia mondiale, ma gli investitori restano concentrati sui dati statunitensi previsti per venerdì, nonché sulle elezioni presidenziali del prossimo fine settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,17% a 0,8020, ma è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,11% a 103,47.
Nel corso della giornata ’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività manifatturiera statunitense.
Alla chiusura degli scambi asiatici il cambio EUR/USD ha toccato 1,2932, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 1,2933, in calo dello 0,20%.
Supporto a 1,2885, minimo di martedì e resistenza a 1,3019, massimo di mercoledì.
La moneta unica è rimasta sotto pressione nell’incertezza sulla richiesta di salvataggio da parte della Spagna e nel dubbio sul rilascio della prossima tranche di aiuti alla Grecia.
Il sentimento dei mercati ha trovato un ceto supporto in seguito al rilascio dei dati cinesi che hanno mostrato una ripresa del comparto manifatturiero; l’indice dei direttori degli acquisti manifatturieri è salito a 50,2 ad ottobre, contro il 49,8 di settembre, leggermente al di sotto del previsto aumento a 50,3.
Un secondo report ha mostrato che l’indice HSBC PMI cinese è salito a 49,5 a settembre, il massimo degli ultimi 8 mesi.
I dati hanno allentato i timori per il rallentamento della seconda economia mondiale, ma gli investitori restano concentrati sui dati statunitensi previsti per venerdì, nonché sulle elezioni presidenziali del prossimo fine settimana.
L’euro è sceso contro la sterlina, con EUR/GBP in calo dello 0,17% a 0,8020, ma è salito contro lo yen, con EUR/JPY in salita dello 0,11% a 103,47.
Nel corso della giornata ’ISM (Institute of Supply Management ) pubblicherà i dati ufficiali sull’attività manifatturiera statunitense.