Forex - previsione settimanale: 1 - 5 settembre

Pubblicato 31.08.2014, 12:34
Il dollaro chiude la settimana vicino ai massimo di 1 anno contro l’euro
EUR/USD
-
GBP/USD
-
USD/JPY
-
USD/CAD
-
EUR/JPY
-
USD/RUB
-

Investing.com - Il dollaro ha chiuso la settimana vicino ai massimo di 1 anno contro l’euro, in seguito al rilascio dei dati positivi USA che hanno lanciato segnali di ripresa per l’economia statunitense, mentre i dati deboli della zona euro ed i timori per la situazione in Ucraina hanno pesato sulla moneta unica.

Il cambio EUR/USD è sceso dello 0,38% a 1,3132, lo scorso venerdì, il minimo dai primi di settembre del 2013. Il cambio ha chiuso la settimana in calo dello 0,48%.

Il dollaro è stato sostenuto dai dati sul sentimento dei consumatori statunitensi questo agosto, l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Università del Michigan è salito a 82,5 da 81,8 a giugno.

I dati hanno fatto passare in secondo piano il dato sulla spesa dei consumatori, scesa inaspettatamente dello 0,1% a luglio.

La moneta unica è rimasta sotto pressione dopo i I dati preliminari che hanno mostrato che l’indice dei prezzi al consumo della zona euro è sceso al tasso annuo dello 0,3% questo mese dallo 0,4% di luglio, in linea con le aspettative. Il target della BCE è poco al di sotto del 2%.

I dati deboli hanno alimentato la pressione sulla BCE affinché implementi nuove misure di stimolo per l’altalenante ripresa nella zona euro.

Il cambio EUR/JPY è sceso dello 0,04% a 136,66 lo scorso venerdì. Il cambio ha chiuso la settimana in calo dello 0,61%.

Il cambio USD/JPY è salito dello 0,34% a 104,07 lo scorso venerdì. Il cambio ha chiuso la settimana in calo dello 0,12%. La richiesta dello yen come valuta rifugio è stata sostenuta dai timori per il conflitto tra Russia e Ucraina.

Il dollaro è salito al massimo storico contro il rublo russo venerdì, con il cambio USD/RUB a 37,20, prima di attestarsi a 37,04 dopo la notizia che le truppe russe sarebbero di fatto entrate nell’Ucraina orientale.

La sterlina è in salita contro il dollaro questo venerdì, con GBP/USD in salita settimanale dello 0,3% grazie alle aspettative di un aumento dei tassi da parte della BoE.

Il dollaro canadese ha chiuso al seduta in calo contro il biglietto verde, nonostante il rilascio di dati più forti del previsto sul PIL.

Il cambio USD/CAD ha toccato i minimi di un mese di 1,0811 dopo i dati ufficiali che hanno mostrato che l’economia canadese è salita del tasso annuo del 3,1% nel secondo trimestre, contro le aspettative di un aumento del 2,7%. Il cambio è successivamente sceso a 1,0875.

Nella prossima settimana si prevedono volumi piuttosto ridotti, con i mercati USA chiusi per la festa del Lavoro. Gli investitori attenderanno l’esito del vertice di politica monetaria della BCE; c’è attesa inoltre per il report USA sull’occupazione non agricola.

Sono attese inoltre le dichiarazioni di politica monetaria in Australia, Giappone, Canada e Regno Unito.

In vista della prossima settimana Investing.com ha compilato una serie di questi ed altri eventi che condizioneranno i mercati.

Lunedì 1 settembre

Il Giappone rilascerà i dati sulle spese pro capite. La Cina rilascerà i dati sull’attività manifatturiera unitamente all’indice rivisto HSBC.

Il Regno Unito rilascerà i dati sull’attività manifatturiera, nonché un report sul netto dei prestiti rilasciati.

I mercati resteranno chiusi negli USA e in Canada per la festa del lavoro, il Labor Day.

Martedì 2 settembre

L’Australia rilascerà i dati sulle concessioni edili rilasciate e sul conto corrente del paese.

La Reserve Bank of Australia annuncerà il tassi di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso che spiega le condizioni economiche ed i fattori che hanno condizionato la decisione di politica monetaria.

Nella zona euro la Spagna rilascerà un report sulle variazioni nel numero degli occupati.

Il Regno Unito rilascerà i dati sull’attività edile.

Negli USA l’ISM pubblicherà un report sulla crescita del settore manifatturiero.

Mercoledì 3 settembre

La Cina rilascerà i dati sull’attività manifatturiera unitamente al relativo indice HSBC.

L’Australia rilascerà un report sul PIL, il principale indicatore macroeconomico e della crescita dell’economia. È atteso inoltre il discorso del Governatore della RBA, Glenn Stevens.

Il Regno Unito rilascerà i dati sull’attività del settore terziario.

La zona euro rilascerà un report sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’attività economica.

La Banca del Canada annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.

Gli Stati Uniti pubblicheranno i dati sugli ordinativi alle fabbriche.

Giovedì 4 settembre

L’Australia rilascerà i dati sulla bilancia commerciale, la differenza in termini di valore tra importazioni ed esportazioni.

La BoJ annuncerà il tasso di interesse di riferimento e pubblicherà la dichiarazione del tasso, un documento che presenta le condizioni economiche ed i fattori che influenzano le decisioni di politica monetaria.

La Germania pubblicherà i dati sugli ordinativi alle fabbriche.

La BoE annuncerà il tasso di interesse di riferimento.

La BCE annuncerà il tasso di interesse. L’annuncio sarà seguito da una conferenza stampa con il Presidente Mario Draghi.

Sia gli USA che il Canada rilasceranno i dati sulla bilancia commerciale. Gli USA pubblicheranno il report ADP sulla creazione di posti di lavoro nel settore privato ed il report settimanale sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.

Negli USA l’ISM pubblicherà un report sulla crescita del settore terziario.

Venerdì 5 settembre

Nella zona euro, la Germania pubblicherà i dati sulla produzione industriale.

La Banca Nazionale Svizzera pubblicherà i dati sulle riserve di valute estere. I dati saranno seguiti da vicino per avere indicazioni sui volumi delle operazioni della banca sul mercato monetario.

Il Canada pubblicherà i dati sulle variazioni del numero dei disoccupati unitamente al tasso di disoccupazione e all’indice Ivey PMI.

Gli USA chiuderanno la settimana con il report sull’occupazione non agricola e sul tasso di disoccupazione.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.