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Greggio WTI in salita in attesa dei dati settimanali sulle scorte

Pubblicato 01.10.2014, 11:10
Il greggio WTI guadagna terreno in vista dei dati settimanali sulle scorte
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Investing.com - I futures del greggio West Texas Intermediate guadagnano terreno questo mercoledì, mentre gli investitori attendono la pubblicazione dei dati settimanali sulle scorte statunitensi nel corso della seduta per valutare la forza della domanda da parte del principale consumatore mondiale di greggio.

Sul New York Mercantile Exchange, il greggio con consegna a novembre si è attestato a 91,50 dollari al barile negli scambi della mattinata europea, in salita di 34 centesimi rispetto al prezzo di chiusura di ieri di 91,16 dollari.

Ieri, il prezzo del greggio USA è crollato di 3,41 dollari. Supporto a 90,58 dollari al barile, il minimo dal 23 settembre e resistenza a 94,90 dollari, il massimo dal 30 settembre.

Il report governativo di oggi dovrebbe mostrare che le scorte di greggio USA sono aumentate di 0,7 milioni di barili la scorsa settimana, mentre le scorte di benzina dovrebbero essere diminuite di 0,8 milioni di barili.

Alla chiusura dei mercati ieri, l’American Petroleum Institute, un gruppo del settore, ha dichiarato che le scorte di greggio USA sono diminuite di 464.000 barili nella settimana conclusasi il 26 settembre, rispetto al previsto aumento di 0,9 milioni di barili.

Il report ha mostrato inoltre che le scorte di benzina sono diminuite di 2,5 milioni di barili, mentre le scorte di prodotti raffinati si sono ridotte di 1,8 milioni di barili.

Gli investitori attendono inoltre la pubblicazione degli importanti dati statunitensi nel corso della seduta per avere ulteriori indicazioni sulla forza dell’economia e l’andamento futuro della politica monetaria.

Nel corso della giornata, gli USA pubblicheranno il report ADP sui nuovi posti di lavoro nel settore privato, nonché il report dell’Institute of Supply Management sull’attività del settore manifatturiero.

Sui mercati cresce l’attesa inoltre per il nuovo report sull’occupazione statunitense, previsto per venerdì, per avere ulteriori indicazioni sulla forza della ripresa economica nel mercato del lavoro, un fattore chiave per decidere il corso futuro della politica monetaria.

Le speranze che la Federal Reserve possa presto decidere di alzare i tassi di interesse hanno spinto il dollaro contro l’euro e lo yen.

L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si è attestato a 86,18, non lontano dal massimo di quattro anni della seduta precedente di 86,33.

Il prezzo del greggio in genere scende quando la valuta statunitense si rafforza, dal momento che le materie prime espresse in dollari diventano più costose per i titolari di altre valute.

Sull’ICE Futures Exchange di Londra, il greggio Brent con consegna a novembre è salito di 18centesimi, a 94,86 dollari al barile negli scambi della mattinata europea.

I prezzi del greggio Brent scambiati sulla borsa di Londra hanno toccato 94,24 dollari ieri, un livello che non si registrava dal giugno 2012, dal momento che le scorte globali sono state considerate abbondanti nonostante il persistere degli scontri in Nord Africa e nel Medio Oriente.

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