Investing.com - La sterlina si attesta vicino al minimo di sette anni contro il dollaro questo giovedì per via dei timori per la possibile uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, mentre lo yen resta stabile nonostante il nuovo crollo del prezzo del greggio.
Il cambio GBP/USD si attesta a 1,3939 dopo essere crollato del 3,2% questa settimana in un clima di incertezza per l’esito del referendum ormai alle porte con cui il Regno Unito deciderà se restare o meno nell’UE.
Il cambio ha toccato il minimo di 1,3877 dollari ieri, il minimo dal marzo del 2009.
Molti membri del partito Conservatore del Primo Ministro David Cameron, tra cui il sindaco di Londra Boris Johnson, si sono detti a favore di un’uscita dall’UE, sferrando un duro colpo ai piani di Cameron per restare nell’Unione.
La sterlina resta vicino al minimo di 14 mesi contro l’euro, con la coppia EUR/GBP a 0,7914.
La valuta britannica è stabile anche contro lo yen, con il cambio GBP/JPY a 156,08 dopo aver registrato il minimo di 154,7 ieri, il minimo dall’ottobre del 2013.
Intanto, lo yen, tradizionale valuta rifugio, è pressoché invariato contro il dollaro, con il cambio USD/JPY a 112,17.
Il prezzo del greggio scende questo giovedì dopo i dati statunitensi che hanno rivelato che le scorte sono al massimo storico, ma il prezzo resta al di sopra del minimo registrato ieri, pesando sulla domanda di investimenti rifugio.
L’euro resta al di sopra del minimo di tre anni segnato ieri contro lo yen, con la coppia EUR/JPY a 123,48.
La moneta unica è pressoché invariata contro il dollaro, con la coppia EUR/USD a 1,1008, non lontano dal minimo delle ultime tre settimane di 1,10956 segnato ieri.
Nelle ultime sedute l’euro è andato sotto pressione nei timori per l’impatto della cosiddetta “Brexit” sull’economia della regione.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è stabile a 97,58.