Investing.com – Il dollaro è salito contro il franco svizzero, al massimo della sessione per via dei timori sulle previsioni economiche e politiche per la zona euro, che hanno supportato la richiesta di valuta rifugio.
Nella tarda mattinata europea, il cambio USD/CHF ha toccato 0,9149 , il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,9139, in salita dello 0,55%.
Supporto a 0,9081, minimo di venerdì e minimo di 2 settimane e resistenza a breve termine a 0,9195, massimo di giovedì.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2015.
Sempre oggi un report ha mostrato che l’attività manifatturiera cinese è rimasta in territorio di contrazione nel mese di aprile, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento nella seconda economia mondiale.
Nella tarda mattinata europea, il cambio USD/CHF ha toccato 0,9149 , il massimo della sessione; successivamente il cambio si è attestato a 0,9139, in salita dello 0,55%.
Supporto a 0,9081, minimo di venerdì e minimo di 2 settimane e resistenza a breve termine a 0,9195, massimo di giovedì.
Il sentimento dei mercati è stato colpito dai dati che mostrano un calo dell’attività di produzione nella zona euro, segnando il passo di crescita peggiore da giugno 2009, mentre il settore dei servizi ha mostrato un minimo di 5 mesi.
Il calo è stato trainato dalle scarse performance in Germania e Francia, con l’attività manifatturiera al minimo di quasi 3 anni.
I dati deboli hanno diffuso i timori che la crescita economica sarà colpita dalle misure di austerità pianificate dai governi.
Il sentimento è stato colpito da i timori per la politica nella zona euro, tra l’incertezza sul risultato delle elezioni presidenziali francesi ed il fallimento dei negoziati nella crisi politica nei Paesi Bassi, che rischia di portare al crollo del governo.
Lo swissie è stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,01% a 1,2015.
Sempre oggi un report ha mostrato che l’attività manifatturiera cinese è rimasta in territorio di contrazione nel mese di aprile, alimentando le preoccupazioni per un rallentamento nella seconda economia mondiale.