Investing.com - Il dollaro è salito oltre il 7% contro il franco svizzero nella giornata di martedì, dopo che la banca centrale della Svizzera è intervenuta sui mercati valutari per frenare il franco forte, affermando che la forza della moneta rappresentava una minaccia per l'economia.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,8500 durante la mattina degli scambi europei, il massimo dal 7 luglio; la coppia successivamente si è attestata a 0,8486, in salita del 7,81%.
Supporto a 0,8281, minimo del 12 luglio e resistenza a breve termine a 0,8550, massimo del 15 giugno.
La Banca nazionale svizzera ha annunciato di aver fissato un obiettivo minimo del tasso di cambio a 1,20 euro per franco svizzero, dicendo che la sopravvalutazione massiccia della moneta rappresentava una grave minaccia per l'economia svizzera e comportava un rischio di deflazione.
La banca centrale ha dichiarato di essere pronta a far rispettare questo tasso minimo con la massima determinazione con l'acquisto di valuta estera in quantità illimitata.
L'annuncio è arrivato dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l'indice svizzero dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% ad agosto, dopo il calo dello 0,8% del mese precedente, superando le aspettative per un calo del 0,2%.
Lo Swissie è salito anche nettamente nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/CHF in salita dell’8,37% a 1,2026.
L'intervento della BNS è arrivato dopo che il governo svizzero ha rilasciato una dichiarazione la scorsa settimana nella quale si affermava che tutti i partiti federali stavano attendendo le azioni della banca centrale e che la banca centrale è stata l'unica responsabile per la politica monetaria.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,8500 durante la mattina degli scambi europei, il massimo dal 7 luglio; la coppia successivamente si è attestata a 0,8486, in salita del 7,81%.
Supporto a 0,8281, minimo del 12 luglio e resistenza a breve termine a 0,8550, massimo del 15 giugno.
La Banca nazionale svizzera ha annunciato di aver fissato un obiettivo minimo del tasso di cambio a 1,20 euro per franco svizzero, dicendo che la sopravvalutazione massiccia della moneta rappresentava una grave minaccia per l'economia svizzera e comportava un rischio di deflazione.
La banca centrale ha dichiarato di essere pronta a far rispettare questo tasso minimo con la massima determinazione con l'acquisto di valuta estera in quantità illimitata.
L'annuncio è arrivato dopo che i dati ufficiali hanno mostrato che l'indice svizzero dei prezzi al consumo è salito dello 0,3% ad agosto, dopo il calo dello 0,8% del mese precedente, superando le aspettative per un calo del 0,2%.
Lo Swissie è salito anche nettamente nei confronti dell'euro, con il cambio EUR/CHF in salita dell’8,37% a 1,2026.
L'intervento della BNS è arrivato dopo che il governo svizzero ha rilasciato una dichiarazione la scorsa settimana nella quale si affermava che tutti i partiti federali stavano attendendo le azioni della banca centrale e che la banca centrale è stata l'unica responsabile per la politica monetaria.