Investing.com – Il dollaro è in salita contro il franco svizzero questo mercoledì, con i timori sulla capacità della Grecia di rispettare i nuovi obiettivi e sulle decisioni politiche USA che hanno portato il supporto al biglietto verde valuta rifugio.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9320, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 0,9359, in salita dello 0,09%.
Supporto a 0,9258, minimo di martedì e resistenza a 0,9359, massimo del 23 novembre.
L’euro si è rafforzato martedì, dopo che i ministri delle finanze, la Banca Centrale Europea e ed il FMI hanno trovato un accordo per ridurre i target dfi riduzione del debito di 40 miliardi di euro al 124% del PIL per il 2020.
Ma la mancanza di dettagli su come la Grecia implementerà le riforme necessarie ha colpito il sentimento del rischio.
Intanto, gli investitori hanno continuato a monitorare gli sviluppi sul cosiddetto “precipizio fiscale”, circa 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli alla spesa pubblica, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
La fiducia degli investitori è scesa ieri, dopo che il leader della maggioranza al Senato Harry Reid si è detto frustrato dalla mancanza di progressi nella impasse fiscale di Washington.
Lo Swissie è piuttosto stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,6% a 1,2043.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i dati del governo sulle scorte di greggio.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio USD/CHF ha toccato 0,9320, il massimo giornaliero; successivamente il cambio si è attestato a 0,9359, in salita dello 0,09%.
Supporto a 0,9258, minimo di martedì e resistenza a 0,9359, massimo del 23 novembre.
L’euro si è rafforzato martedì, dopo che i ministri delle finanze, la Banca Centrale Europea e ed il FMI hanno trovato un accordo per ridurre i target dfi riduzione del debito di 40 miliardi di euro al 124% del PIL per il 2020.
Ma la mancanza di dettagli su come la Grecia implementerà le riforme necessarie ha colpito il sentimento del rischio.
Intanto, gli investitori hanno continuato a monitorare gli sviluppi sul cosiddetto “precipizio fiscale”, circa 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli alla spesa pubblica, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
La fiducia degli investitori è scesa ieri, dopo che il leader della maggioranza al Senato Harry Reid si è detto frustrato dalla mancanza di progressi nella impasse fiscale di Washington.
Lo Swissie è piuttosto stabile contro l’euro, con EUR/CHF in calo dello 0,6% a 1,2043.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i dati del governo sulle scorte di greggio.