Investing.com – Il dollaro ha chiuso stabile venerdì contro il franco svizzero, vicino al minimo di sei mesi; le speranze verso un vicino accordo per evitare il precipizio fiscale USA hanno sostenuto il sentimento dei mercati.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9244 venerdì, il minimo dal 19 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9276, lo 0,7% sulla settimana.
Supporto a 0,9238, minimo del 19 ottobre e resistenza a 0,9324, massimo del 27 novembre.
Intanto gli investitori continuano a seguire i negoziati in corso tra Democratici e Repubblicani, per evitare il round di tagli alla spesa pubblica e di aumenti delle tasse che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, se i decisori non riusciranno a trovare un accordo sulla riduzione del deficit di bilancio.
Il Portavoce della Camera John Boehner ha dichiarato giovedì che ci sono stati pochi progressi nelle trattative, ma il leader della maggioranza del Senato ha dichiarato di ritenere che il Congresso potrà finalizzare un accordo per fine anno.
Il biglietto verde ha subito un colpo dai dati ufficiali che hanno mostrato che la spesa dei consumatori USA è scesa dello 0,2% ad ottobre, ma le perdite sono state limitate, poiché gran parte del calo è stata attribuita alle interruzioni causate dell’Uragano Sandy.
Il sentimento dei mercati ha trovato il supporto dopo che il Parlamento tedesco ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia con una grande maggioranza.
Tuttavia, i timori per le previsioni economiche per la zona euro continuano a pesare dopo i dati ufficiali di venerdì che hanno mostrato un brusco calo delle vendite al dettaglio tedesche ad ottobre, mentre un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione nella zona euro ha toccato un record ad ottobre.
Il Governatore della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan, ha dichiarato che il franco svizzero è in salita contro l’euro, aggiungendo che la banca centrale dovrà ancora continuare a difendere la soglia minima stabilita per il cambio di 1,20 per euro.
Jordan ha sottolineato che il tetto minimo di cambio fissato 15 mesi fa è stata una risposta a “circostanze estreme e che non è inteso come un mezzo per stabilizzare l’economia”.
I dati di giovedì hanno mostrato che l’economia svizzera è cresciuta dello 0,6% nel terzo trimestre, dopo una contrazione dello 0,1% nei tre mesi a giugno.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno i dati USA sull’occupazioni non agricola, che saranno rilasciati venerdì, nel tentativo di valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta martedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti in questa giornata.
Lunedì 3 dicembre
La Svizzera rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’attività economica. Il paese rilascerà inoltre un report sull’attività manifatturiera.
Nel corso della giornata l’ISM ( Institute of Supply Management) rilascerà un report sulla crescita del settore manifatturiero negli USA.
Mercoledì 5 dicembre
Gli Stati Uniti rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, insieme ai dati ufficiali sugli ordinativi industriali e sulle scorte di greggio. Inoltre, l’ISM produrrà un report sull’attività del settore dei servizi.
Giovedì 6 dicembre
La Svizzerà rilascerà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, che rappresenta la principale voce dell’inflazione.
Gli Stati Uniti produrranno un report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 7 dicembre
La BNS (Banca Nazionale Svizzera) rilascerà i dati sulle riserve in valute estere, un dato che offre una visione interna sulle attuali operazioni di mercato della banca.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali relativi all’occupazione non agricola, il principale indicatore della creazione di nuovi posti di lavoro, nonché i dati sul tasso di disoccupazione. Inoltre, l’Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sul sentimento dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.
Il cambio USD/CHF ha toccato 0,9244 venerdì, il minimo dal 19 ottobre; successivamente il cambio si è attestato a 0,9276, lo 0,7% sulla settimana.
Supporto a 0,9238, minimo del 19 ottobre e resistenza a 0,9324, massimo del 27 novembre.
Intanto gli investitori continuano a seguire i negoziati in corso tra Democratici e Repubblicani, per evitare il round di tagli alla spesa pubblica e di aumenti delle tasse che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio, se i decisori non riusciranno a trovare un accordo sulla riduzione del deficit di bilancio.
Il Portavoce della Camera John Boehner ha dichiarato giovedì che ci sono stati pochi progressi nelle trattative, ma il leader della maggioranza del Senato ha dichiarato di ritenere che il Congresso potrà finalizzare un accordo per fine anno.
Il biglietto verde ha subito un colpo dai dati ufficiali che hanno mostrato che la spesa dei consumatori USA è scesa dello 0,2% ad ottobre, ma le perdite sono state limitate, poiché gran parte del calo è stata attribuita alle interruzioni causate dell’Uragano Sandy.
Il sentimento dei mercati ha trovato il supporto dopo che il Parlamento tedesco ha approvato un nuovo pacchetto di aiuti alla Grecia con una grande maggioranza.
Tuttavia, i timori per le previsioni economiche per la zona euro continuano a pesare dopo i dati ufficiali di venerdì che hanno mostrato un brusco calo delle vendite al dettaglio tedesche ad ottobre, mentre un secondo report ha mostrato che il tasso di disoccupazione nella zona euro ha toccato un record ad ottobre.
Il Governatore della Banca Nazionale Svizzera, Thomas Jordan, ha dichiarato che il franco svizzero è in salita contro l’euro, aggiungendo che la banca centrale dovrà ancora continuare a difendere la soglia minima stabilita per il cambio di 1,20 per euro.
Jordan ha sottolineato che il tetto minimo di cambio fissato 15 mesi fa è stata una risposta a “circostanze estreme e che non è inteso come un mezzo per stabilizzare l’economia”.
I dati di giovedì hanno mostrato che l’economia svizzera è cresciuta dello 0,6% nel terzo trimestre, dopo una contrazione dello 0,1% nei tre mesi a giugno.
Nella prossima settimana gli investitori attenderanno i dati USA sull’occupazioni non agricola, che saranno rilasciati venerdì, nel tentativo di valutare la forza della ripresa economica del paese.
Alla vigilia della prossima settimana, Investing.com ha compilato un elenco di questi ed altri eventi importanti che potranno incidere sui mercati. La guida salta martedì in quanto non sono previsti eventi rilevanti in questa giornata.
Lunedì 3 dicembre
La Svizzera rilascerà i dati sulle vendite al dettaglio, il principale indicatore della spesa dei consumatori, che rappresenta la voce principale dell’attività economica. Il paese rilascerà inoltre un report sull’attività manifatturiera.
Nel corso della giornata l’ISM ( Institute of Supply Management) rilascerà un report sulla crescita del settore manifatturiero negli USA.
Mercoledì 5 dicembre
Gli Stati Uniti rilasceranno il report ADP sull’occupazione non agricola, insieme ai dati ufficiali sugli ordinativi industriali e sulle scorte di greggio. Inoltre, l’ISM produrrà un report sull’attività del settore dei servizi.
Giovedì 6 dicembre
La Svizzerà rilascerà i dati sull’inflazione dei prezzi al consumo, che rappresenta la principale voce dell’inflazione.
Gli Stati Uniti produrranno un report sulle nuove richieste di sussidio di disoccupazione.
Venerdì 7 dicembre
La BNS (Banca Nazionale Svizzera) rilascerà i dati sulle riserve in valute estere, un dato che offre una visione interna sulle attuali operazioni di mercato della banca.
Gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali relativi all’occupazione non agricola, il principale indicatore della creazione di nuovi posti di lavoro, nonché i dati sul tasso di disoccupazione. Inoltre, l’Università del Michigan rilascerà i dati preliminari sul sentimento dei consumatori, un indicatore chiave dello stato di salute dell’economia.