Investing.com - Il dollaro USA dopo aver toccato il massimo di due giorni è risceso nei confronti dello yen, per via delle preoccupazioni sugli enormi problemi finanziari della zona euro che hanno pesato sulla domanda di attività più rischiose.
USD/JPY ha toccato 77,50 durante alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo da venerdì; la coppia successivamente si è attestata a 77,01, in calo dello 0,05%.
Supporto a 76,80, minimo di lunedì e di due settimane e resistenza a 77,67, massimo di venerdì.
La breve impennata del dollaro non si crede sia dovuta a un intervento. Gli investitori sono rimasti tesi sulla possibilità di una mossa per indebolire lo yen, dal momento che il Giappone è intervenuto nel mercato dei cambi il 1 ° ottobre per frenare l'apprezzamento della valuta persistentemente elevato.
La domanda di valuta rifugio sicuro è rimasta sostenuta, dopo che il rendimento dei titoli italiani di cinque anni è salito a un record di 6,29% nella prima asta del debito del paese dalla nomina a primo ministro dell’ex commissario europeo Mario Monti.
Nel frattempo, il rendimento a 10 anni dei titoli di Stato spagnoli è salito sopra il 6% per la prima volta da agosto.
Lo yen è salito anche nei confronti dell'euro, con EUR/JPY giù dello 0,43% a 104,61.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e l'indice dei prezzi alla produzione, mentre la zona euro pubblicherà i dati preliminari sulla crescita del PIL.
USD/JPY ha toccato 77,50 durante alla chiusura degli scambi asiatici, il massimo da venerdì; la coppia successivamente si è attestata a 77,01, in calo dello 0,05%.
Supporto a 76,80, minimo di lunedì e di due settimane e resistenza a 77,67, massimo di venerdì.
La breve impennata del dollaro non si crede sia dovuta a un intervento. Gli investitori sono rimasti tesi sulla possibilità di una mossa per indebolire lo yen, dal momento che il Giappone è intervenuto nel mercato dei cambi il 1 ° ottobre per frenare l'apprezzamento della valuta persistentemente elevato.
La domanda di valuta rifugio sicuro è rimasta sostenuta, dopo che il rendimento dei titoli italiani di cinque anni è salito a un record di 6,29% nella prima asta del debito del paese dalla nomina a primo ministro dell’ex commissario europeo Mario Monti.
Nel frattempo, il rendimento a 10 anni dei titoli di Stato spagnoli è salito sopra il 6% per la prima volta da agosto.
Lo yen è salito anche nei confronti dell'euro, con EUR/JPY giù dello 0,43% a 104,61.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati ufficiali sulle vendite al dettaglio e l'indice dei prezzi alla produzione, mentre la zona euro pubblicherà i dati preliminari sulla crescita del PIL.