Investing.com – Il dollaro USA è in calo al minimo di una settimana contro lo yen questo lunedì, per via dei timori sul raggiungimento degli obiettivi da parte della Grecia e sulle decisioni fiscali statunitensi, che hanno spinto la domanda di yen come bene rifugio.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 81,72, il minimo dal 21 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 81,94 in calo dello 0,25%.
Supporto 81,33, minimo del 18 novembre e resistenza a 82,31, massimo di martedì.
Nonostante i creditori internazionali si siano accordati su un piano che ridurrà il debito greco e permetterà al paese di assicurarsi la prossima tranche di aiuti, lo scetticismo dei mercati è aumentato per via della mancanza di dettagli su come Atene implementerà le riforme necessarie ha colpito il sentimento del rischio.
Intanto, gli investitori hanno continuato a monitorare gli sviluppi sul cosiddetto “precipizio fiscale”, circa 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli alla spesa pubblica, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Il sentimento è peggiorato ulteriormente dopo che il leader della maggioranza al Senato Harry Reid si è detto frustrato dalla mancanza di progressi nella impasse fiscale di Washington.
Lo yen è rimasto sotto pressione, nella speculazione che il leader dell’opposizione Shinzo Abe vincerà le elezuioni del 16 dicembre. Abe ha recentemente dichiarato di volere una politica si stimolo monetario più aggressiva per la Banca del Giappone.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,37% a 105,92.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i dati del governo sulle scorte di greggio.
Alla chiusura degli scambi asiatici, il cambio USD/JPY ha toccato 81,72, il minimo dal 21 novembre; successivamente il cambio si è attestato a 81,94 in calo dello 0,25%.
Supporto 81,33, minimo del 18 novembre e resistenza a 82,31, massimo di martedì.
Nonostante i creditori internazionali si siano accordati su un piano che ridurrà il debito greco e permetterà al paese di assicurarsi la prossima tranche di aiuti, lo scetticismo dei mercati è aumentato per via della mancanza di dettagli su come Atene implementerà le riforme necessarie ha colpito il sentimento del rischio.
Intanto, gli investitori hanno continuato a monitorare gli sviluppi sul cosiddetto “precipizio fiscale”, circa 600 miliardi di dollari in aumenti di tasse e tagli alla spesa pubblica, che dovrebbe entrare in vigore dal 1° gennaio.
Il sentimento è peggiorato ulteriormente dopo che il leader della maggioranza al Senato Harry Reid si è detto frustrato dalla mancanza di progressi nella impasse fiscale di Washington.
Lo yen è rimasto sotto pressione, nella speculazione che il leader dell’opposizione Shinzo Abe vincerà le elezuioni del 16 dicembre. Abe ha recentemente dichiarato di volere una politica si stimolo monetario più aggressiva per la Banca del Giappone.
Lo yen è salito contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,37% a 105,92.
Nel corso della giornata gli Stati Uniti rilasceranno i dati sulla vendita di case nuove, nonché i dati del governo sulle scorte di greggio.