Investing.com – Il dollaro USA è rimasto in calo contro lo yen questo lunedì, con la moneta nipponica che è rimasta stabile in seguito al rilascio dei dati rivisti sul PIL del Giappone, che hanno confermato che l’economia si è contratta nel terzo trimestre, confermando una recessione.
Alla chiusura degli scambi asiatici , il cambio USD/JPY ha toccato 82,35, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 82,36 in calo dello 0,17%.
Supporto 82,16, minimo di venerdì e resistenza a 82,82, massimo di venerdì e di otto mesi.
I dati rivisti hanno mostrato che l’economia del Giappone si è contratta dello 0,9% nei tre mesi a settembre, un dato invariato dalle stime preliminari, mentre la contrazione del trimestre precedente è stata rivista dello 0,1%.
I dati sono giunti dopo mentre gli investitori restano in attesa delle elezioni del 16 dicembre, nonché del meeting della Banca del Giappone nel corso di questo mese, nella crescente pressione verso
politiche più aggressive da parte della BoJ a sostegno della crescita.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati del Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che a novembre sono stati registrati 146.000 nuovi posti di lavoro a novembre, contro le aspettative di un aumento di 93.000.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,28% a 106,34.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che le esportazioni in Cina sono salite del 2,9% su base annua a novembre, dopo un aumento dell’11,6% di ottobre, alimentando i timori su un rallentamento della domanda.
I report separati hanno mostrato che le vendite al dettaglio cinesi sono salite di un tasso annuo del 14,9% a novembre, mentre la produzione industriale è salita di un 10,1% su base annua.
Alla chiusura degli scambi asiatici , il cambio USD/JPY ha toccato 82,35, il minimo della seduta; successivamente il cambio si è attestato a 82,36 in calo dello 0,17%.
Supporto 82,16, minimo di venerdì e resistenza a 82,82, massimo di venerdì e di otto mesi.
I dati rivisti hanno mostrato che l’economia del Giappone si è contratta dello 0,9% nei tre mesi a settembre, un dato invariato dalle stime preliminari, mentre la contrazione del trimestre precedente è stata rivista dello 0,1%.
I dati sono giunti dopo mentre gli investitori restano in attesa delle elezioni del 16 dicembre, nonché del meeting della Banca del Giappone nel corso di questo mese, nella crescente pressione verso
politiche più aggressive da parte della BoJ a sostegno della crescita.
Il dollaro è rimasto supportato dai dati del Dipartimento per il Lavoro USA ha dichiarato che a novembre sono stati registrati 146.000 nuovi posti di lavoro a novembre, contro le aspettative di un aumento di 93.000.
Lo yen è in salita contro l’euro, con EUR/JPY in calo dello 0,28% a 106,34.
Sempre oggi i dati ufficiali hanno mostrato che le esportazioni in Cina sono salite del 2,9% su base annua a novembre, dopo un aumento dell’11,6% di ottobre, alimentando i timori su un rallentamento della domanda.
I report separati hanno mostrato che le vendite al dettaglio cinesi sono salite di un tasso annuo del 14,9% a novembre, mentre la produzione industriale è salita di un 10,1% su base annua.