Investing.com – La sterlina è stabile vicin ala minimo di una settimana contro il dollaro USA questo martedì, in seguito al rilascio dei dati ufficiali che hanno mostrato un calo dell’inflazione al minimo di quai tre anni a settembre.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato1,6109, il massimo dall’8 ottobre; il cambio successivamente ha toccato 1,6095, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,6019, minimo di lunedì e resistenza a 1,6141, massimo di dell’8 ottobre.
L’ONS ha mostrato che il tasso annuo di inflazione al consumo è sceso al 2,2% a settembre, il minimo dal novembre 2009, contro il 2,5% di agosto.
Il calo dell’inflazione ha alimentato la speculazione verso la possibilità di un altro round di allentamento dalla Banca d’Inghilterra, a sostengo dell’economia britannica.
Altri dati ufficiali hanno mostrato che l’indice dei prezzi di fabbrica è aumentato del 2,5% su base annua, contro le previsioni di un aumento del 2,2%.
L’ONS ha dichiarato che i prezzi delle abitazioni sono salite dell’1,8% annuo ad agosto, dopo un aumento del 2% nel mese precedente.
La sterlina è rimasta supportata in seguito dai dati USA sulle vendite al dettaglio migliori del previsto, che hanno spinto la propensione al rischio.
Intanto c’è attesa per il summit UE di questo giovedì, nell’incertezza sulla richiesta o meno di salvataggio da parte della Spagna. La richiesta formale darebbe il via al programma di acquisti di bond della BCE, avente lo scopo di allentare la pressione sui paesi periferici della zona euro.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8078.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sull’indice dei prezzi al consumo e sulla produzione industriale.
Nella mattinata degli scambi europei il cambio GBP/USD ha toccato1,6109, il massimo dall’8 ottobre; il cambio successivamente ha toccato 1,6095, in salita dello 0,16%.
Supporto a 1,6019, minimo di lunedì e resistenza a 1,6141, massimo di dell’8 ottobre.
L’ONS ha mostrato che il tasso annuo di inflazione al consumo è sceso al 2,2% a settembre, il minimo dal novembre 2009, contro il 2,5% di agosto.
Il calo dell’inflazione ha alimentato la speculazione verso la possibilità di un altro round di allentamento dalla Banca d’Inghilterra, a sostengo dell’economia britannica.
Altri dati ufficiali hanno mostrato che l’indice dei prezzi di fabbrica è aumentato del 2,5% su base annua, contro le previsioni di un aumento del 2,2%.
L’ONS ha dichiarato che i prezzi delle abitazioni sono salite dell’1,8% annuo ad agosto, dopo un aumento del 2% nel mese precedente.
La sterlina è rimasta supportata in seguito dai dati USA sulle vendite al dettaglio migliori del previsto, che hanno spinto la propensione al rischio.
Intanto c’è attesa per il summit UE di questo giovedì, nell’incertezza sulla richiesta o meno di salvataggio da parte della Spagna. La richiesta formale darebbe il via al programma di acquisti di bond della BCE, avente lo scopo di allentare la pressione sui paesi periferici della zona euro.
La sterlina è in calo contro l’euro, con EUR/GBP in salita dello 0,26% a 0,8078.
Nel corso della giornata gli USA pubblicheranno i dati sull’indice dei prezzi al consumo e sulla produzione industriale.