NEW YORK, 2 marzo (Reuters) - L'euro è poco mosso, sostenuto dalle attese per l'incontro della Banca Centrale Europea di domani e sotto pressione per le tensioni internazionali che portano gli investitori verso attività a basso rischio.
Considerato che l'inflazione è superiore agli obiettivi, il mercato attende nuove indicazioni in senso restrittivo.
Le tensioni geopolitiche, che continuano ad alimentare l'incertezza e un rialzo dei prezzi dell'energia, spingono l'azionario al ribasso.
I timori che gli aumenti del greggio possano frenare una ripresa globale dovrebbero erodere la propensione al rischio degli investitori e spingerli verso il dollaro, considerato un porto sicuro nelle fasi di stress, dicono gli analisti.
"Abbiamo una situazione geopolitica che si deteriora, considerata un sostegno al dollaro", dice Ian Stannard, strategist di BNP Paribas.
Gli investitori sono nervosi, temono che la crisi possa allargarsi, includendo l'Arabia Saudita, produttore chiave di greggio, dove i mercati finanziari sono sotto pressione.
"Complessivamente il rischio di detenere euro sta salendo, ma la divisa unica dovrebbe comunque rimanere sostenuta in attesa dell'incontro della Bce", aggiunge Stannard. "Dopo la Bce potrebbero tornare i problemi legati al debito sovrano e quindi la pressione sull'euro".
L'indice del dollaro <.DXY>, che ne misura la performance nei confronti di un paniere di altre maggiori valute, tratta a 77,023 in calo dello 0,03%.
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