LONDRA, 15 febbraio (Reuters) - L'euro si rafforza un po', sostenuto dalla domanda asiatica.
La crisi del debito sovrano e le difficoltà del settore bancario, e il relativo scetticismo sulla capacità dei leader europei di trovare soluzioni, zavoranno la divisa unica.
L'euro, dunque, si conferma vicino ai minimi da tre settimane toccati ieri contro dollaro, quando le notizie sui problemi di WestLB hanno rilanciato i timori che hanno terremotato la zona euro l'anno scorso.
Gli spread degli stati periferici dell'area della moneta unica si sono allargati la settimana scorsa per effetto dell'incertezza sul varo di un altro pacchetto di aiuti. Il meeting di ieri dei ministri finanziari europei è stato deludente: c'è stato un accordo sulla creazione di un meccanismo permanente di salvataggio a partire dal 2013, per un totale di 500 miliardi di euro, ma non si è raggiunta un'intesa su come rimpinguare l'attuale fondo.
L'euro
Gli analisti tecnici sottolineano che la chiusura di stanotte sotto la media mobile a cento giorni, per la prima volta nelle ultime quattro settimane, costituisce un segnale negativo.
Gli osservatori pongono l'accento sul fatto che il tema del debito sovrano è tornato al centro dell'attenzione. Il principale partito di opposizione in Irlanda, che dovrebbe vincere le prossime elezioni, ha avvertito che potrebbe ristrutturare unilateralmente il debito bancario.
Dollaro in rialzo nei confronti dello yen e del paniere delle principali valute <.DXY>.
Sterlina in calo nel cross con le principali valute dopo i dati sull'inflazione britannica di gennaio, risultata in linea con le attese, deludendo le aspettative di quanti puntavano su un balzo dei prezzi al consumo.
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