di Stefano Rebaudo
MILANO (Reuters) - Xavier Niel, amministratore delegato di Iliad e detentore di derivati sul 15% del capitale di Telecom Italia (MI:TLIT), esce nuovamente allo scoperto per chiarire di essere interessato a entrare nella gestione del gruppo telefonico italiano, ma il mercato continua a vederlo come uno speculatore interessato a una potenziale plusvalenza.
Questo anche se l'AD di Telecom Italia Marco Patuano, fa un'ulteriore apertura di credito verso Niel, affermando che ha una visione strategica chiara sul gruppo.
Niel, oggi in un'intervista, ha detto che Telecom dovrebbe aumentare la fibra ottica disponibile e ridurre le tariffe e, in merito a possibili operazioni straordinarie, che potrebbe essere un consolidatore nel mercato europeo.
"Niel ha una visione industriale forte e chiara", ha detto Patuano a margine di un convegno a Roma. "Sono d'accordo sull'avere più fibra, ma sui prezzi più bassi un po' meno", ha detto Patuano riferendosi alle dichiarazioni di Niel di oggi.
Una fonte del settore è convinta tuttavia che l'unica cosa a cui punta Niel con la sua posizione in derivati su Telecom "sia solo fare soldi".
Telecom come predatore di uno dei concorrenti europei come Deutsche Telekom, Telefonica (MC:TEF), Orange o Vodafone (L:VOD), fa sorgere parecchi dubbi tra operatori di mercato ed esperti del settore. L'elevato livello del debito (26,8 miliardi di debito netto e 37,8 miliardi di lordo) rende infatti difficile finanziare un'acquisizione con liquidità e rende poco appetibili le azioni dell'ex-incumbent se offerte in cambio di un'operazione di merger.
PROBABILE OPERAZIONE CON METROWEB
"L'impressione è che Niel stia cercando di ingraziarsi gli ambienti politici che storicamente si sono opposti all'idea che Telecom Italia possa finire in mani straniere", ha detto Andrea Giuricin, analista dell'Università Bicocca di Milano.
Un altro analista che ha chiesto di non essere citato osserva che l'ex monopolista potrebbe rafforzare la sua posizione in Italia acquistando la società di tlc in fibra ottica Metroweb ma si tratterebbe di poca cosa.
Ieri il presidente della Cassa Depositi e Prestiti, Claudio Costamagna, ha detto che i due operatori stanno studiando un piano per cablare 250 comuni. Costamagna ha anche accennato a un possibile scambio azionario .
Sugli assetti societari ci sono ancora diverse ipotesi aperte, ma è possibile che Telecom acquisti Metroweb e che la Cdp prenda una quota della ex-incumbent.
Dopo mesi e probabilmente oltre un anno di trattative, interrotte a più riprese, sembra che adesso si stia arrivando a qualcosa di concreto.
Patuano ha detto che a gennaio "verranno avviate verifiche con le autorità sui problemi regolatori e di antitrust che il progetto potrebbe avere".
Il manager ha spiegato che con la controparte "non si è parlato di prezzo, nè di opzioni finanziarie".
Telecom Italia oggi è stato il più trattato in Europa in termini di volumi ed ha chiuso a -2,8%.
-- ha collaborato Alberto Sisto da Roma, Agnieska Flak da Milano
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