Di Peter Nurse
Investing.com - Il dollaro sale negli scambi della mattinata europea di questo giovedì, i timori per la ripresa economica legati alla seconda ondata di contagi da Covid-19 hanno spinto i trader ad allontanarsi dagli asset più rischiosi a favore degli investimenti rifugio.
Alle 2:55 ET (06:55 GMT), l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale dello 0,1% a 94,505, vicino a livelli che non si vedevano da due mesi.
Inoltre, il cambio EUR/USD scende dello 0,1% a 1,1653, poco meno del livello di mercoledì, la coppia GBP/USD va giù dello 0,2% a 1,2694, vicino ai livelli di fine luglio, mentre il cambio USD/JPY è in calo dello 0,1% a 105,34.
“Il dollaro sta mantenendo i guadagni, con il sentimento globale che resta fragile sulla scia dell’aumento dei casi di Covid e del ritorno dei lockdown in Europa”, scrivono in una nota gli analisti di ING.
La Francia è stata l’ultimo paese ad inasprire le restrizioni sugli incontri sociali questa mattina, annunciando un coprifuoco alle 22 per bar e ristoranti, nonché altre misure.
Contribuisce alla fuga dagli asset rischiosi l’avvertimento lanciato da una serie di policymaker della Federal Reserve secondo cui sono necessari ulteriori aiuti governativi per supportare l’economia, anche se un simile stimolo sembra improbabile nell’immediato futuro. Non ha aiutato il calo dell’indice PMI USA di IHS Markit, sebbene sia un dato meno seguito di quello dell’Institute for Supply Management.
L’attenzione si sposta sul report Ifo tedesco, atteso nel corso della giornata, che dovrebbe mostrare un miglioramento del sentimento delle imprese nella principale economia europea.
Intanto, il cambio USD/CHF sale dello 0,1% a 0,9240, mentre la coppia EUR/CHF scende dello 0,1% a 1,0767 in vista del vertice di politica monetaria della Banca Nazionale elvetica.
La banca centrale dovrebbe mantenere il tasso chiave di deposito a -0,75%, con il franco sceso di circa l’1% dall’ultimo vertice della banca a giugno, allentando le pressioni sulla banca stessa per contrastare gli effetti disinflazionari di una moneta che sta vedendo un’impennata.
I vertici delle banche centrali in Egitto e Turchia nel corso della giornata saranno seguiti con attenzione dai trader del forex, considerato il rischio di bruschi movimenti delle valute: la lira turca ha segnato un altro minimo storico nei primi scambi, prima di vedere un rimbalzo.
Tutti gli 11 economisti intervistati da Bloomberg, tranne uno, hanno previsto che la banca centrale dell’Egitto mantenga il tasso di deposito di riferimento al 9,25%; l’ultimo intervento della banca era stato un taglio di 300 punti base a marzo.
L’attenzione della banca centrale resta concentrata sul mantenere alti gli afflussi di capitale, con i tassi di interesse reali egiziani che sono tra i più alti al mondo.
In Turchia, la situazione è più fluida, ma solo 3 dei 31 analisti intervistati da Bloomberg si aspettano che il tasso repo a una settimana salga dall’8,25%. Detto questo, sei istituti, compresi Goldman Sachs (NYSE:GS) e JPMorgan Chase (NYSE:JPM), prevedono un aumento del tasso di liquidità di emergenza, il più alto della banca, tra 25 e 100 punti base.
Alle 2:55 ET, la coppia USD/TRY scende dello 0,1% a 7,5869, mentre il cambio USD/EGP sale dello 0,3% a 15,75000.