Investing.com - Il dollaro resta in calo contro le altre principali valute questo giovedì, nonostante i dati che hanno mostrato un calo maggiore del previsto delle nuove richieste di sussidio di disoccupazione USA la scorsa settimana ed un aumento superiore alle attese degli ordinativi di beni durevoli ad aprile.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,16% a 109,98.
Il Dipartimento per il Lavoro USA ha reso noto che il numero delle nuove richieste di disoccupazione nella settimana terminata il 21 maggio è sceso di 10.000 unità a 268.000 dal totale della settimana precedente di 278.000 unità.
Gli analisti avevano previsto un calo di 3.000 unità a 275.000 la scorsa settimana.
Intanto, il Dipartimento per il Commercio ha dichiarato che gli ordinativi di beni durevoli sono schizzati del 3,4% il mese scorso, ben al di sopra dello 0,5% stimato dagli economisti.
Gli ordinativi di beni durevoli core, che escludono la categoria volatile del trasporto, sono aumentati dello 0,4% il mese scorso, poco più dello 0,3% previsto.
Tuttavia, gli investitori continuano a bloccare i profitti dopo l’impennata del biglietto verde al massimo di due mesi segnata all’inizio della settimana, tra le aspettative che la Federal Reserve possa alzare i tassi di interesse già il mese prossimo.
Il cambio EUR/USD sale dello 0,20% a 1,1176, staccandosi dal minimo di due mesi di martedì di 1,1132.
L’euro ha guadagnato terreno dopo la notizia che la Grecia ed i suoi creditori hanno raggiunto un accordo per sbloccare la tranche di aiuti da 10 miliardi di euro e lavorare su una ristrutturazione del debito; l’accordo ha ridotto i timori per una nuova crisi del debito della zona euro.
Il dollaro è stabile contro la sterlina e il franco svizzero, con la coppia GBP/USD a 1,4696 ed il cambio USD/CHF a 0,9916.
L’Ufficio Nazionale di Statistica britannico questa mattina ha dichiarato che la crescita del prodotto interno lordo è scesa allo 0,4% nel trimestre terminato a marzo, in linea con la stima preliminare, dallo 0,6% del trimestre precedente.
Il tasso di crescita annua è stato rivisto al ribasso al 2,0% dal 2,1%.
Il dollaro australiano è in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,26% a 0,7217, mentre il cambio NZD/USD scende dello 0,12% a 0,6732.
L’Ufficio Nazionale di Statistica australiano ha dichiarato che gli investimenti privati sono scesi del 5,2% nel primo trimestre, rispetto al calo del 3,0% previsto.
Intanto, la coppia USD/CAD scende dello 0,60% a 1,2941, il massimo dal 18 maggio.
Le valute legate all’oro nero sono state supportate dall’aumento del prezzo del greggio dopo il report settimanale della U.S. Energy Information Administration da cui è emerso che le scorte di greggio sono scese di 4,2 milioni di barili la scorsa settimana.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,18% a 95,23, restando vicino al massimo di due mesi di ieri di 95,66.