Investing.com - Il dollaro resta in salita contro le altre principali valute negli scambi cauti di questo lunedì, mentre i riflettori sono puntati sul vertice di politica monetaria della Federal Reserve in agenda questa settimana tra le aspettative di un aumento dei tassi.
Il cambio USD/JPY scende dello 0,27% a 120,65.
Molti investitori prevedono che la Fed aumenterà i tassi di interesse per la prima volta dal giugno del 2006 in occasione del vertice del 15 e 16 dicembre.
Un aumento dei tassi di interesse statunitensi aumenterebbe l’appeal del biglietto verde per i traders alla ricerca di investimenti ad alto rendimento.
Il cambio EUR/USD scende dello 0,10% a 1,0982.
Dai dati di questa mattina è emerso che la produzione industriale nella zona euro è cresciuta dello 0,6% ad ottobre, superando le aspettative di un incremento dello 0,3% e dopo il calo dello 0,3% il mese precedente.
Il dollaro sale contro la sterlina, con il cambio GBP/USD giù dello 0,59% a 1,5126, mentre la coppia USD/CHF è in calo dello 0,20% a 0,9810.
Il dollaro australiano e quello neozelandese sono in salita, con la coppia AUD/USD su dello 0,35% a 0,7215 ed il cambio NZD/USD che sale dello 0,64% a 0,6757.
Sempre oggi, lo yuan cinese ha aperto ad un nuovo minimo di quattro anni e mezzo, dopo la decisione della Banca Popolare Cinese di fissare il tasso di cambio dello yuan al minimo dal 2011.
La decisione ha seguito le dichiarazioni di venerdì della banca che si è detta intenzionata ad indebolire il legame con il dollaro e permettere allo yuan di essere inserito nel paniere delle valute dei principali partner commerciali della Cina.
Una simile decisione potrebbe ridurre la domanda cinese di dollaro.
Intanto, il cambio USD/CAD è stabile ad un nuovo massimo di 11 anni e mezzo di 1,3760.
Il loonie legato alle materie prime resta sotto forte pressione alla vendita dopo il crollo del greggio al minimo dall’inizio del 2009 venerdì, tra le aspettative che l’eccesso di scorte possa peggiorare il prossimo anno.
Il crollo del prezzo del greggio ha scatenato i timori per lo stato di salute dell’economia globale, pesando sull’inflazione mondiale.
L’Indice del Dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, va su dello 0,21% a 97,81.