Investing.com - Il dollaro sale questo mercoledì, con gli investitori in attesa della dichiarazione di politica monetaria della Federal Reserve per avere indicazioni sui futuri inasprimenti, mentre il dollaro neozelandese schizza sulla scia dei dati positivi sull’occupazione nel paese.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, si attesta a 94,50 alle 03:42 ET (07:42 GMT), restando al di sotto del massimo di tre mesi di venerdì di 95,06.
La Fed dovrebbe lasciare i tassi di interesse invariati a conclusione dei due giorni di vertice sulla politica monetaria oggi, ma gli investitori attendono di sapere se riprenderà ad alzare i tassi di interesse il mese prossimo come previsto e la tempistica di eventuali aumenti nel 2018.
I trader aspettano inoltre l’annuncio del Presidente Donald Trump in merito al prossimo presidente della banca centrale USA. Voci di corridoio indicano che Trump probabilmente sceglierà il Governatore della Fed Jerome Powell, considerato più cauto rispetto agli altri candidati.
La richiesta del dollaro è stata incoraggiata dopo i report economici di ieri da cui è emerso che l’economia sta riprendendo lo slancio, in attesa dei dati sull’occupazione di venerdì.
La fiducia dei consumatori è schizzata al massimo di quasi 17 anni il mese scorso ed un secondo report ha mostrato che la crescita dei compensi è accelerata nel terzo trimestre.
Il dollaro sale contro lo yen, con la coppia USD/JPY su dello 0,22% a 113,90.
Il dollaro neozelandese subisce un’impennata, con il cambio NZD/USD su dell’1,1% a 0,6922 dopo i dati che hanno rivelato che il tasso di disoccupazione nel paese è sceso al minimo di nove anni del 4,6%.
Il “kiwi” si è indebolito nelle ultime settimane nei timori che il calo degli investimenti esteri con il nuovo governo di coalizione laburista possa pesare sulla crescita e spingere la banca centrale della nazione a mantenere i tassi ai minimi storici per un periodo più lungo.
L’euro è pressoché invariato, con la coppia EUR/USD a 1,1646, non lontana dal minimo di tre mesi di 1,1573 segnato la scorsa settimana dopo che la Banca Centrale Europea ha annunciato che estenderà gli acquisti di bond fino al settembre 2018.
La sterlina è scambiata vicino al massimo di due settimane, con il cambio GBP/USD a 1,3290 tra le aspettative che la Banca d’Inghilterra possa alzare i tassi di interesse per la prima volta in quasi un decennio domani.