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Il dollaro si stabilizza sotto il massimo di 20 anni; riflettori su commenti di Bostic

Pubblicato 10.05.2022, 09:26
Aggiornato 10.05.2022, 09:06
© Reuters.

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Di Peter Nurse

Investing.com - Il dollaro si stabilizza negli scambi europei di questo martedì dopo essere sceso dal massimo di due decenni, con i trader che rivalutano la probabilità di aggressivi aumenti dei tassi da parte della Federal Reserve.

Alle 09:05 CEST, l’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, sale a 103,725, dopo essere arrivato al massimo di 104,19 nella notte, nuovo massimo di 20 anni.

Sul dollaro pesano i commenti di ieri del Presidente della Federal Reserve di Atlanta Raphael Bostic, che ha sminuito l’idea che la banca centrale possa alzare i tassi di interesse di più di mezzo punto percentuale a giugno.

“Direi che (un aumento da 75 punti base) è poco probabile, considerato quanto mi aspetto che succeda nell’economia nei prossimi 3-4 mesi”, ha riferito Bostic in un’intervista a Reuters.

La Federal Reserve ha annunciato un aumento da 50 punti base la scorsa settimana, il maggiore dal 2000, e aumentano le aspettative che la banca agisca ancor più aggressivamente per combattere l’inflazione.

I rendimenti dei Treasury USA sono saliti nelle attese di un aumento maggiore dei tassi, ma i commenti di Bostic hanno fatto scendere il rendimento dei decennali questo martedì, anche se resta sopra il 3%.

Il cambio USD/JPY sale dello 0,2% a 130,44, ma resta sotto il massimo di 20 anni di 131,34 della notte. La coppia EUR/USD va su dello 0,1% a 1,0563, mentre il cambio GBP/USD sale dello 0,2% a 1,2354.

Questa settimana sono previsti ulteriori discorsi dei policymaker della Fed, ma l’attenzione sarà rivolta soprattutto al report sull’indice sui prezzi al consumo di domani, che dovrebbe rivelare un lieve rallentamento ad aprile.

“I prezzi più bassi di benzina ed auto usate dovrebbero far scendere l’indice IPC generale e core dai massimi. Un eventuale calo maggiore del previsto potrebbe suggerire che la Fed non avrà bisogno di essere tanto aggressiva con gli aumenti dei tassi”, scrivono in una nota gli analisti di ING.

“Ma un indebolimento dell’inasprimento della Fed sembra una pia illusione in questo momento e sembra pericoloso posizionarsi contro un ulteriore rafforzamento del dollaro”.

Intanto, la coppia USD/CNY scende dello 0,3% a 6,7084, con Shanghai che ha rafforzato i lockdown.

Il cambio AUD/USD sale dello 0,2% a 0,6967, mentre la coppia USD/CAD va su dello 0,1% a 1,3014.

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