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Il dollaro si stacca dal massimo di 4 mesi in attesa della Fed

Pubblicato 02.05.2018, 09:27
© Reuters.  Il dollaro si stacca dal massimo di 4 mesi in attesa della Fed
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Investing.com - Il dollaro si indebolisce ma resta supportato vicino al massimo di quattro mesi contro il paniere delle valute questo mercoledì, in vista del vertice della Federal Reserve da cui dovrebbe emergere la possibilità di altri due o persino tre aumenti dei tassi quest’anno.

L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,21% a 92,09 alle 03:27 ET (07:27 GMT), staccandosi dal massimo di ieri di 92,37, il massimo dal 9 gennaio.

La richiesta di dollaro continua ad essere incoraggiata dai dati di ieri che hanno rivelato che, sebbene l’attività industriale USA sia rallentata ad aprile, le pressioni inflazionarie stanno aumentando.

In un secondo report di questa settimana si legge che l’indicatore sull’inflazione preferito dalla Fed è accelerato al massimo di oltre un anno a marzo, mentre i dati della scorsa settimana hanno mostrato un aumento dei compensi al tasso più veloce in undici anni nel primo trimestre.

L’aumento dell’inflazione potrebbe convincere la Fed ad aumentare i tassi di interesse più velocemente del previsto.

Anche se si prevede che la Fed lasci i tassi di interesse invariati a conclusione del vertice di politica monetaria nel corso della giornata, i policymaker dovrebbero essere intenzionati ad intervenire sui tassi in occasione del prossimo vertice, a giugno.

I mercati aspettano inoltre il report sull’occupazione USA relativo ad aprile di venerdì, da cui potrebbero emergere ulteriori segnali di un rafforzamento della principale economia mondiale.

Il dollaro scende contro lo yen, con la coppia USD/JPY giù dello 0,07% a 109,77, ancora vicino al massimo di tre mesi di 109,91 della notte.

L’euro è in salita, con il cambio EUR/USD che sale dello 0,3% a 1,2027, allontanandosi dal minimo di ieri di 1,1980, il minimo dall’11 gennaio.

I trader attendono i dati preliminari sulla crescita del primo trimestre della zona euro nel corso della giornata, che dovrebbero rivelare un lieve rallentamento della crescita della regione all’inizio dell’anno.

Una lettura debole peserebbe ulteriormente sulla probabilità che la Banca Centrale Europea cominci a ridimensionare il programma di stimolo nei prossimi mesi.

La sterlina resta vicina al minimo di quattro mesi, con il cambio GBP/USD a 1,3619 sulla scia dei dati di ieri che hanno mostrato che l’attività del settore manifatturiero britannico è cresciuta al tasso più lento in 17 mesi ad aprile.

In seguito al report, gli investitori hanno ridotto le aspettative di un aumento dei tassi da parte della Banca d’Inghilterra in occasione del vertice della prossima settimana, dopo che la crescita economica generale è rallentata risultando quasi stagnante nel primo trimestre.

Intanto, il dollaro australiano guadagna terreno, con la coppia AUD/USD su dello 0,44% a 0,7524, dopo essere sceso al minimo di 11 mesi nella notte.

Anche il dollaro neozelandese sale, con il cambio NZD/USD in salita dello 0,29% a 0,7025 dal minimo della notte di 0,6989.

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