Investing.com - L’indice settimanale del sentimento di Investing.com pubblicato questo lunedì ha mostrato che sono scese le posizioni ribassiste sulla sterlina la scorsa settimana, per via di un ridimensionamento dei timori scatenati dalla Brexit.
Secondo il report, il 38,1% ha tenuto le posizioni lunghe sul cambio GBP/USD nella settimana terminata l’1 luglio, rispetto al 33,3% della settimana precedente.
Intanto, il 27,5% degli investitori ha mantenuto le posizioni lunghe sulla coppia EUR/USD la scorsa settimana, in salita dal 26,8% della settimana prima.
Tra le valute rifugio, il 41,1% degli investitori ha mantenuto le posizioni lunghe sul cambio USD/JPY nella settimana scorsa, contro il 43,0% della settimana precedente, mentre il 44,3% dei traders ha mantenuto le posizioni lunghe sulla coppia USD/CHF, in calo dal 46,6%.
Tra le valute legate alle materie prime, il 47,2% ha mantenuto posizioni lunghe sul cambio USD/CAD, in calo dal 52,9% della settimana precedente, il 43,3% ha mantenuto le posizioni lunghe sulla coppia AUD/USD, rispetto al 43,2% della settimana prima, mentre il 35,5% ha mantenuto le posizioni lunghe sul cambio NZD/USD, giù dal 36,0% della settimana precedente.
Dal report è emerso inoltre che il 55,7% dei traders ha mantenuto le posizioni lunghe sui futures dell’oro la scorsa settimana, in calo dal 58,1% della settimana prima.
Intanto, il 46,6% degli investitori ha mantenuto le posizioni lunghe sull’indice S&P 500, in salita dal 41,5% della settimana precedente.
Una lettura tra il 50% ed il 70% è rialzista per lo strumento, una lettura tra 30% e 50% è ribassista, una lettura sopra il 70% indica condizioni di overbought ed una lettura sotto il 30% indica condizioni di oversold.
La serie di indici di Investing.com è sviluppata internamente. Ciascun indice misura l’esposizione generale alle principali coppie di valute, alle materie prime e agli indici, mediante l’uso dei dati sugli scambi di futures e OTC su tutte le posizioni aperte long e short.