Di Ambar Warrick
Investing.com - La maggior parte delle valute asiatiche è salita leggermente mercoledì, mentre la ripresa del dollaro sembra essersi esaurita e i mercati attendono indicazioni sulla politica monetaria statunitense dai verbali della riunione di dicembre della Federal Reserve.
Ieri le valute asiatiche sono state messe sotto pressione dall’allarme lanciato dal Fondo Monetario Internazionale (FMI) su una potenziale recessione, mentre hanno pesato anche le preoccupazioni per l’aumento dei casi di COVID-19 in Cina.
Il dollaro ha registrato un rialzo di oltre l’1% rispetto a un paniere di valute, inducendo la maggior parte delle unità asiatiche a invertire i guadagni realizzati all’inizio dell’anno.
Tuttavia, il rally del dollaro sembra essersi esaurito questo mercoledì. Lo yuan cinese è salito dello 0,2% mercoledì, mentre il won sudcoreano ha aggiunto lo 0,5%.
Lo yen giapponese è salito dello 0,3%, ma è stato scambiato al di sotto del massimo di sette mesi raggiunto martedì contro il dollaro.
I dati giapponesi hanno mostrato che l’attività manifatturiera ha subito una contrazione per il secondo mese consecutivo, in quanto i produttori locali devono fare i conti con l’impennata dell’inflazione e con una domanda internazionale debole.
L’indice del dollaro è in leggero calo, ma ha mantenuto gran parte dei recenti guadagni e resta appena sotto i massimi di due settimane.
L’attenzione ora si sposta su rilascio dei verbali della Fed.
I mercati danno al 90% la possibilità di un aumento dei tassi di 25 punti base a febbraio, dato che diversi indicatori dell’inflazione hanno mostrato che le pressioni sui prezzi negli Stati Uniti hanno probabilmente raggiunto il picco.
Ma dato che l’inflazione USA è ancora ben al di sopra del target annuale della Fed, si prevede che la banca centrale manterrà una politica restrittiva nei prossimi mesi.
Questa settimana sono attesi diversi dati che potrebbero dare maggiori indicazioni sull’economi USA. In agenda per oggi i dati sull’attività del settore manifatturiero, mentre per domani si attendono i dati sull’ occupazione non agricola.
In Cina crescono le preoccupazioni per una ripresa economica ritardata dopo che il Presidente Xi Jinping ha assunto un tono più cauto del previsto durante il suo discorso di Capodanno. Il Paese è alle prese con un’impennata senza precedenti di casi di COVID-19 dopo aver allentato diverse restrizioni a dicembre.