Investing.com - Lo yuan cinese sale negli scambi asiatici di questo lunedì, anche dopo i dati ufficiali da cui è emerso che i profitti industriali in Cina sono scesi per il secondo mese consecutivo. Il dollaro è in calo tra le aspettative di una Fed cauta.
Il cambio USD/CNY scende dello 0,1% a 6,7374 alle 1:21 ET (06:21 GMT). Il rialzo dello yuan ha seguito persino i dati dell’Ufficio Nazionale di Statistica cinese secondo cui i profitti delle grandi compagnie industriali cinesi sono scesi dell’1,9% sull’anno a 680,83 miliardi di yuan (100,94 miliardi di dollari ) a dicembre.
A novembre, i profitti erano scesi dell’1,8% rispetto all’anno prima. Si è trattato della prima contrazione dei profitti in quasi tre anni.
Per l’intero anno fiscale 2018, i profitti industriali cinesi sono saliti del 10,3% a 6,64 mila miliardi di yuan (986,37 miliardi di dollari), in calo dal 21% del 2017.
I dati deboli, tuttavia, non hanno avuto un impatto ribassista sullo yuan, che si è rafforzato contro il biglietto verde.
La Banca Popolare cinese (PBOC) ha fissato il tasso di cambio dello yuan a 6,7472 rispetto alla chiusura precedente di 6,7941.
L’indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, scende dello 0,1% a 95,400.
La Fed concluderà i due giorni di vertice sulla politica monetaria mercoledì e dovrebbe lasciare i tassi invariati dopo averli alzati a dicembre per la quarta volta nel 2018. La banca centrale statunitense ha annunciato che alzerà i tassi due volte quest’anno, ma alcuni funzionari hanno adottato un approccio più cauto negli ultimi due mesi circa, mettendo il dollaro sotto pressione.
Powell ha inoltre reso noto che terrà una conferenza stampa dopo ogni vertice, un cambiamento rispetto al programma trimestrale precedente.
Nel frattempo, le trattative commerciali in corso tra Stati Uniti e Cina saranno sotto i riflettori: i funzionari cinesi arriveranno a Washington mercoledì per proseguire le trattative con gli Stati Uniti finalizzate a risolvere il lungo scontro commerciale tra i due paesi.
I trader saranno alla ricerca di eventuali segnali di progressi con le due parti che tentano di arrivare ad un accordo prima della scadenza del 1° marzo. Se non si dovesse raggiungere un’intesa entro tale data, gli Stati Uniti potrebbero alzare i dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi dal 10% al 25%.
Intanto, il cambio USD/JPY scende dello 0,2% a 109,34, mentre la coppia AUD/USD e il cambio NZD/USD salgono rispettivamente dello 0,1% e dello 0,3%.