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Per maggioranza israeliani Netanyahu responsabile di non aver evitato attacco Hamas

Pubblicato 20.10.2023, 15:28
© Reuters. Benjamin Nethanyahu tra i suoi supporter durante un incontro prima delle elezioni nella città di Haifa, nord Israele, 26 marzo 2006.     REUTERS/Jerry Lampen

(Reuters) - Aumentano i timori che il conflitto tra Israele e Hamas possa estendersi anche ad altre zone dopo che gli Usa hanno intercettato tre missili cruise e diversi droni lanciati dal movimento Houthi, vicino all'Iran, dallo Yemen e potenzialmente diretti contro Israele. Dagli Stati Uniti il presidente Biden ha sollecitato gli americani a spendere miliardi di dollari a sostegno di Israele nella lotta contro Hamas.

Di seguito gli aggiornamenti:

14,40 - Ben l'80% degli israeliani ritiene che il primo ministro Benjamin Netanyahu debba assumersi la responsabilità per le falle nella sicurezza messe in luce dal devastante attacco condotto contro Israele da parte di Hamas il 7 ottobre, secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano Ma'ariv.

Il capo di stato maggiore dell'esercito, il capo dell'intelligence militare e il capo del servizio di intelligence Shin Bet hanno tutti ammesso che i servizi di cui sono alla guida non sono riusciti a prevenire l'attacco, in cui sono stati uccisi circa 1.400 israeliani, marcando il giorno più letale dei 75 anni di storia di Israele.

Anche il partner di coalizione di Netanyahu, il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich, ha detto che i vertici del governo e della sicurezza non sono riusciti a proteggere il Paese, mentre il premier non ha ancora rilasciato una chiara dichiarazione di responsabilità.

14,20 - Almeno 4.137 palestinesi sono stati uccisi e 13.000 feriti nei bombardamenti israeliani a Gaza dal 7 ottobre, ha reso noto il ministero della Salute palestinese in un comunicato.

13,45 - Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha detto che uno degli obiettivi della campagna militare nella Striscia di Gaza è di porre fine alla responsabilità di Israele sull'enclave costiera palestinese.

"Gallant ha delineato gli obiettivi della campagna, tra cui l'eliminazione di Hamas e la distruzione delle sue capacità militari e governative, la completa rimozione della responsabilità di Israele nella Striscia di Gaza e la creazione di una nuova realtà di sicurezza nella regione", si legge in una nota dell'ufficio del ministro.

11,35 - Una chiesa greco-ortodossa nella Striscia di Gaza, che ospitava centinaia di rifugiati palestinesi, è stata colpita nella notte da un raid aereo israeliano, hanno detto il Patriarcato ortodosso di Gerusalemme e alcuni funzionari sanitari palestinesi.

I funzionari sanitari di Gaza hanno detto che l'attacco sulla chiesa ha causato morti e feriti. L'esercito israeliano ha dichiarato che parte della chiesa è stata danneggiata nel corso di un bombardamento contro un centro di comando di militanti e di stare valutando l'accaduto.

Secondo funzionari palestinesi almeno 500 tra musulmani e cristiani avevano trovato rifugio dentro la chiesa per proteggersi dai bombardamenti israeliani. Hamas ha detto che almeno due persone sono rimaste uccise nell'attacco, che ha causato anche decine di feriti. La chiesa non ha rilasciato dati sul bilancio finale delle vittime.

10,35 - Il primo ministro britannico Rishi Sunak e l'emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani hanno concordato sulla necessità di prevenire un'escalation delle violenze in Medio Oriente e di far arrivare urgentemente gli aiuti umanitari a Gaza.

Lo ha reso noto l'ufficio di Sunak.

"I due hanno sottolineato l'imperativo di evitare qualsiasi escalation di violenza nella regione e hanno convenuto che i leader hanno la responsabilità di fare tutto il possibile per evitarla", ha detto l'ufficio di Sunak dopo l'incontro tra i due leader.

8,50 - Il ministero della Sanità palestinese ha comunicato che 13 persone, tra cui cinque bambini, sono state uccise dopo che le forze israeliane hanno fatto irruzione e bombardato un campo profughi palestinese nel territorio occupato della Cisgiordania. Il raid è stato condotto sul campo profughi di Nur Shams, nei pressi della città di Tulkarm vicino al confine del territorio con Israele.

© Reuters. Benjamin Nethanyahu tra i suoi supporter durante un incontro prima delle elezioni nella città di Haifa, nord Israele, 26 marzo 2006.     REUTERS/Jerry Lampen

7,50 - Israele ha ordinato l'evacuazione degli abitanti di Kiryat Shmona, una città settentrionale vicina al confine con il Libano, ha comunicato il ministero della Difesa israeliano. Kiryat Shmona conta oltre 20.000 abitanti e si trova a circa due chilometri di distanza dal confine.

Aggiornamenti di giovedì 19 ottobre

(Tradotto da redazione Danzica, editing redazione Milano/Roma)

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