FRANCOFORTE (Reuters) - La Banca centrale europea ha preso in considerazione un ampliamento della durata temporale del quantitative easing più consistente di quello poi deciso dal consiglio di politica monetaria di ieri ma lo ha ridotto con un compromesso raggiunto quando i membri più conservativi, cui si sono aggiunti altri esponenti incerti, sono tornati ad imporsi, secondo due fonti a diretta conoscenza della situazione.
La gran parte dei lavori preparatori dello staff Bce ruotava intorno a un'estensione del Qe di sei mesi, mantenendo costante il ritmo mensile degli acquisti a 80 miliardi, ma il presidente Bce Mario Draghi ha preso atto che la proposta non aveva una maggioranza, così ha spinto per un accordo di compromesso, hanno detto le fonti a Reuters.
La Bce ha quindi suggerito un'estensione di 12 mesi del Qe a 60 miliardi mensili, mentre gli esponenti dei Paesi più conservatori stavano convergendo su un'estensione di 6 mesi al ritmo di 60 miliardi.
Questo ha così portato al compromesso finale di un prolungamento di 9 mesi al ritmo di 60 miliardi al mese, cui la Bundesbank tedesca è rimasta contraria ma ha accontentato abbastanza alcuni dei 'falchi' da garantire una maggioranza.
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