Investing.com – Negli USA la settimana ormai alle porte sarà breve per via della Festa del Ringraziamento di giovedì, ma nonostante ciò non sarà una settimana piatta in quanto i trader continueranno a monitorare gli ultimi sviluppi commerciali, i report sugli utili e i dati economici, tra cui ordinativi durevoli e revisione del PIL del 3° trimestre. I dati sulla fiducia dei consumatori di martedì ed il Black Friday spingeranno le spese dei consumatori. Nella zona euro invece i riflettori saranno accesi sull’inflazione. Ecco cosa c’è da sapere prima di iniziare questa settimana.
1.Messaggi misti sull’accordo commerciale
I leader di USA e Cina venerdì hanno entrambi mostrato la volontà di firmare un accordo preliminare e mettere fine ad una guerra commerciale che da 16 mesi danneggia i mercati finanziari e pesa come una zavorra sulla crescita economica globale.
Il Presidente Cinese Xi Jinping ha dichiarato che Pechino vuole definire la “fase uno” dell’accordo commerciale e che non teme di intervenire ove necessario.
Il Presidente USA Donald Trump ha dichiarato venerdì che un accordo commerciale con la Cina è “potenzialmente molto vicino”, per poi aggiungere, “la questione è se si lo voglia fare oppure no”.
Ma i negoziati potrebbero naufragare se Trump dovesse firmare la legge che supporta le proteste a favore della democrazia di Hong Kong o se le navi militari statunitensi continueranno a navigare vicino le isole nel mare a sud della Cina come sostenuto dalla Cina stessa.
2.Dati economici USA
I dati manifatturieri e quelli sui consumi saranno sotto la lente questa settimana; gli investitori osserveranno con attenzione i dati PMI regionali per carpire eventuali segnali di rallentamento dal settore industriale statunitense.
I dati sulla fiducia dei consumatori che saranno rilasciati martedì insieme all’inizio del tradizionale Black Friday daranno una visione generale sull’andamento della spesa dei consumatori.
Il Presidente della Federal Reserve Jerome Powell terrà un discorso lunedì, ma c’è grande attesa per i dati di mercoledì sugli ordinativi durevoli di ottobre, mentre per la seconda lettura dei dati relativi al PIL del secondo trimestre non si prevedono revisioni significative.
3.Report sugli utili
Prima della chiusura festiva per il Ringraziamento saranno rilasciati gli utili di diverse compagnie. PVH (NYSE:PVH), proprietaria di brand come Tommy Hilfiger e Calvin Klein, rilascerà gli utili lunedì. L’azienda di cybersecuruty Palo Alto Networks (NYSE:PANW) rilascerà gli utili prima della campanella di chiusura dello stesso giorno.
Martedì prima dell’apertura sarà la volta di Retailers Burlington Stores (NYSE:BURL), Dollar Tree (NASDAQ:DLTR), Best Buy (NYSE:BBY) e Dick’s Sporting Goods (NYSE:DKS), mentre Dell (NYSE:DELL) e HP (NYSE:HPQ) (che Xerox (NYSE:XRX) vorrebbe acquisire) rilasceranno gli utili dopo la chiusura.
Il produttore di macchine agricole Deere (NYSE:DE) rilascerà il report mercoledì. La guerra commerciale tra Cina e USA ha pesato su Deere per via dei timori sull’andamento futuro del settore agricolo.
4.Black Friday
Il 29 novembre partiranno i tradizionali sconti del Black Friday, che cercheranno di spingere lo shopping nelle grandi catene che stanno soffrendo dei cambiamenti nel modo di fare acquisti.
I profondi cambiamenti nei consumi hanno fatto emergere una grande divisione tra i distributori capaci di adattarsi al mondo della vendite online e quelli che fanno di tutto per continuare a far entrare i clienti dalla porta.
I recenti dati trimestrali illustrano questa divisione. La azioni di Target (NYSE:TGT) ad esempio sono salite ai massimi storici dopo la revisione della previsione degli utili, mentre le catene Macy’s (NYSE:M) e Kohls (NYSE:KSS) hanno tagliato le previsioni prima del periodo delle feste. I titolo Macy's hanno portato le perdite del 2019 al 50%.
Ma anche con così tante difficoltà, il comparto della distribuzione al dettaglio USA non è andato poi così male. L’indice per la distribuzione al dettaglio dell’S&P 500 è in salita del 21% su base annua, non lontano dal 24% dell’S&P 500.
5. IPC della zona Euro
C’è grande attesa per i dati di venerdì sull’inflazione della zona euro, anche da parte della Presidente della BCE Christine Lagarde. L’aumento dei prezzi non riesce a toccare l’obiettivo della BCE leggermente al di sotto del 2% dal 2013 e non ci si aspetta che a breve lo ritoccherà, fatta eccezioni per questo mese.
Di positivo c’è che le previsioni per l’inflazione annuale sono salite a novembre per il blocco della moneta unica e per la Germania. Inoltre, Lagarde si è impegnata a rivedere la strategia sull’inflazione della BCE, seguendo le orme della Federal Reserve.
Questa settimana si attendono gli interventi di diversi autorevoli membri della BCE, tra cui Philip Lane.
- Articolo realizzato con il contributo di Reuters