MILANO, 15 giugno (Reuters) - -
Piazza Affari recupera dai minimi di avvio, ma si muove comunque in calo, penalizzata dalle attese di un avvio di Wall Street molto negativo sui timori di una nuova ondata di casi di coronavirus in Cina e in alcune parti degli Usa tali da compromettere la ripresa delle economie.
"Rispetto ai minimi, la reazione della borsa è buona se consideriamo le attese per uno storno delle borse Usa, che sono comunque poco sotto i massimi, soprattutto sul Nasdaq. Bisogna capire da che parte vuole andare il mercato", osserva un trader.
Banche in discesa in scia all'accresciuta volatilità di tutto il mercato. Fra le big Unicredit (MI:CRDI) cede l'1,4%. BPER cede l'1,7%, dimezzando quasi il ribasso di avvio seduta, dopo il nuovo accordo con Intesa Sanpaolo (MI:ISP) per superare le questioni sollevate dall'Antitrust all'Ops di Intesa su Ubi (MI:UBI). L'accordo prevede un limitato ampliamento del numero di sportelli che il gruppo modenese dovrà acquisire, che passa a 532 dai 400-500 iniziali. Secondo due fonti vicine alla vicenda, l''aumento di capitale di Bper (MI:EMII) necessario per finanziare l'acquisizione del ramo di azienda del gruppo risultante dall'operazione è stimato nel range tra 600 e 700 milioni di euro. Per il broker Equita, "in base ai nostri calcoli, il prezzo pagato da Bper considerando un acquisto di 532 filiali (rispetto alle 450 che avevamo ipotizzato originariamente) dovrebbe aumentare di circa 100 milioni a 582 milioni". Tra le banche interessate all'operazione Intesa Sanpaolo cede l'1,2%, mentre UBI sale dello 0,5%.
Andamento a due velocità nel settore dell'asset management con Azimut (MI:AZMT), Anima (MI:ANIM) e Banca Mediolanum (MI:BMED) in ribasso rispettivamente del 3,7%, del 2,4% e del 2,9%, mentre balzano Finecobank (MI:FBK) (+0,86%)e Banca Generali (MI:GASI) (+1,6%). "Un andamento un po' curioso all'interno dello stesso settore del risparmio gestito tutto da decifrare", chiosa un trader.
Lettera anche tra gli industriali con CNH (MI:CNHI) in calo del 2%, Fca (MI:FCHA) di oltre l'1% e Prysmian (MI:PRY) dell'1,6%. Piatta Leonardo, mentre corre Avio (+3,9%) dopo l'annuncio che Leonardo ha aumentato la partecipazione al 29,6% del capitale.
Nel lusso Brunello Cucinelli (MI:BCU)(-2,8%%) sotto pressione dopo il taglio del giudizio a 'sell' da parte di Goldman Sachs.
Atlantia (MI:ATL) cede lo 07% sempre in balia delle notizie riguardanti il futuro della concessione autostradale con una decisione che sarà presa nelle prossime due settimane. Secondo un broker, gli ultimi eventi sembrerebbero puntare ad un'accelerazione del confronto fra società e governo.
Ancora molto debole Autogrill che cede il 2,3%. L'AD Gianmario Tondato Da Ruos in un'intervista ha confermato che il gruppo ha chiesto la garanzia Sace per un finanziamento e ha fornito indicazioni sull'andamento post lockdown. "Per la società rimarrà critico il fattore di conversione del traffico sulla rete autostradale italiana e la velocità di ripartenza del traffico aeroportuale internazionale al momento penalizzato", osserva un broker.
Pesanti i petroliferi con il ribasso del greggio: Eni (MI:ENI) in calo dell'1,65%.