Di Alessandro Albano
Investing.com - Tonfo a Piazza Affari per Saipem (MI:SPMI) (-8% a 1,9805 euro) in avvio di seduta, dopo che la blue chip ha presentato in serata di martedì i conti per il primo trimestre sotto le aspettative del mercato. Il portafoglio ordini sembra essere uno dei pochi fattori positivi, anche se influenzato dalla crisi in atto nel Mozambico.
Il gruppo dell'oil & gas ha chiuso i primi tre mesi 2021 con un giro d'affari di 1,618 miliardi di euro, in calo del 25,5% sullo stesso periodo dello scorso anno e sotto le attese del consenso degli analisti di 2,019 miliardi, mentre l'ebitda è sceso del 69,6% a 73 milioni rispetto alle previsioni di 120 milioni.
La performance del primo trimestre, spiega Saipem nella nota diffusa, risulta "ancora condizionata dall’emergenza pandemica e risentono di un rallentamento di attività e della rimodulazione dei piani di esecuzione dei progetti in alcune aree del mondo", ma la struttura finanziaria rimane "robusta con liquidità in aumento a 2,5 miliardi di euro per effetto della nuova emissione obbligazionaria collocata con successo a marzo".
Il risultato netto resta negativo ma migliora a -120 milioni rispetto ad una perdita di -269 milioni di euro nel primo trimestre 2020 (attese -73 mln), scontando oneri da riorganizzazione e costi per l'emergenza sanitaria Covid-19 per -15 milioni, con risultato operativo a -49 milioni contro i -177 milioni di euro del marzo dello scorso anno (consenso -10 mln).
Notizie positive, invece, dal lato ordini. La società di San Donato Milanese ha acquisito nuovi ordini per un totale di 1,6 miliardi dai precedenti, con portafoglio totale che si mantiene al livello record di oltre 25 miliardi di euro, di cui 13.279 miliardi solo nell’Engineering & Construction Onshore.
Tra gli ordini, precisa la società, sono inclusi i 4 miliardi del progetto Mozambique LNG, sospeso dalla francese Total (PA:TOTF) per "l’evoluzione della situazione di sicurezza nel nord della provincia di Cabo Delgado in Mozambico". Saipem sottolinea che "non è nelle condizioni di valutare gli impatti finanziari per il 2021 e conseguentemente di confermare o aggiornare lo scenario di business presentato al mercato il 25 febbraio 2021".
L’indebitamento finanziario netto (ante effetti lease liability IFRS 16) ammonta a 1,101 miliardi, con un incremento di 229 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2020 (872 milioni di euro), a seguito del "rallentamento di alcuni progetti in esecuzione e allo slittamento del contributo dei progetti di recente acquisizione".
Per il Ceo Stefano Cao, i risultati risultano "inevitabilmente condizionati dal contesto economico generale, ancora fortemente impattato dall’emergenza pandemica, dal rallentamento delle attività E&C in alcuni progetti e dai recenti avvenimenti in Mozambico", assicurando che l’azienda "ha fondamentali solidi per affrontare al meglio le sfide future in un mercato in continua evoluzione".